Crisi Warner Bros. Games: chiusi tre studi tra cui Monolith. Cancellato Wonder Woman

suicide squad kill the justice league rocksteady warner bros games

Le prime avvisaglie ci erano già state date a inizio mese, ora è arrivata la mazzata. Warner Bros. Games ha chiuso tre studi: Monolith Productions, Player First Games e la sede di San Diego di Warner Bros. Games. Inoltre è stato anche cancellato il gioco di Wonder Woman.



La pessima notizia è stata data e confermata da Jason Schreier sulle pagine di Bloomberg, che ha avuto modo di contattare anche un portavoce del publisher in cerca di un commento.

Solamente pochi giorni fa lo stesso giornalista aveva già sentito puzza di bruciato, con un report sul pessimo stato dei conti del publisher. Il 2024 infatti è stata una continua serie di debacle, una dietro l’altra, che hanno portato il gruppo a un passivo di diverse centinaia di milioni di dollari. Con Suicide Squad Kill The Justice League, MultiVersus, e Harry Potter Quidditch Champions che sono i principali accusati, e a poco è servito il successo di Hogwarts Legacy con 30 milioni di copie vendute.

Monolith Productions, Player First Games e la sede di San Diego sono state chiuse. Così come è stato cancellato il gioco su Wonder Woman, basato sul Nemesis System, con un passivo di oltre 100 milioni. Il progetto non si stava evolvendo nella maniera giusta, e siamo piuttosto convinti che il terremoto del DC Universe cinematografico abbia impattato a rendere il tutto ancora più complesso.

Quali però siano ora i nuovi piani di Warner Bros. Games è difficile da capire. L’obiettivo è quello di rifocalizzarsi sui quattro principali franchise del publisher: Harry Potter, Mortal Kombat, Game of Thrones e DC Comics, in particolar modo Batman. E lasciar perdere tutti gli altri progetti. Ma visto quanto accaduto, ogni possibile ipotesi può essere sbagliata.

La qualità di troppe delle nostre nuove uscite ha davvero mancato gli obiettivi“, ha sspiegato J.B. Perrette, responsabile dei giochi e dello streaming. “Dobbiamo apportare alcuni cambiamenti sostanziali alla struttura del nostro team se vogliamo impegnare le risorse necessarie per tornare a una strategia di ‘pochi ma grandi franchise’“.

Fonte: Bloomberg