Dead Space Remake promette una grafica spaccamascella, grazie all’utilizzo del Frostbite Engine usato anche sulla serie Battlefield. Il team, per l’occasione, ha ricreato da zero ogni elemento. EA Motive ha però chiarito che questo Remake sarà molto, molto di più. Oltre ad offrire un’esplorazione sconosciuta alla serie, permettendoci addirittura di visitare l’intera USG Ishimura, il progetto andrà ad espandere la lore, prendendo a piene mani sia dai sequel che dal materiale supplementare.
Il che fa riflettere, perché le parole del team lasciano pensare a un gioco graficamente eccezionale. EA Motive ha posto, esattamente come Visceral Games all’epoca, tantissima attenzione sull’illuminazione. “Con la potenza computazionale che abbiamo ora, possiamo spingerci con l’illuminazione molto, molto, molto più in la. Sia da un punto di vista della luce che dal punto di vista delle ombre”, promette Philippe Ducharme, Senior Producer del gioco presso EA Motive.
L’illuminazione, per quanto possa sembrare solo un orpello grafico, va in realtà ad agire anche sul gameplay, e non sarà l’unico miglioramento grafico che farà ciò. Il nuovo sistema di smembramento ci permetterà infatti di capire il quantitativo di danno che abbiamo inflitto ai necromorfi. Potremo vedere la pelle che si squarcerà, i muscoli che terranno a stento le ossa e potremo capire dunque dove e come colpire al meglio i nemici.
“Quando inizi a sparare, tu vedi la pelle e la carne staccata dal corpo del nemico. E lì inizi a vedere le ossa, e da lì poi puoi tagliarle e recidere gli arti, e così via. Visivamente è fantastico, e dà anche un feedback diretto sul quantitativo di danni che il giocatore sta infliggendo al nemico”. A questo si aggiungerà anche la presenza di molta, molta, molta nebbia volumetrica. Questa interagirà con ogni elemento del mondo di gioco. Dal giocatore alle ombre, passando per l’illuminazione. Avrà una sua fisica.
“In generale, dunque, vogliamo essere sicuri di far capire alle persone che non stiamo andando solo a migliorare la grafica, nonostante già questo risulterebbe fantastico. Ma stiamo spingendo anche nell’aggiunta di nuovi contenuti, nuova lore, e quel tipo di profondità che possa creare una nuova esperienza”, ha continuato Philippe Ducharme.
Il gioco prenderà infatti spunto da Dead Space 2 e Dead Space 3 per andare a migliorare la storia del primo capitolo. Si partirà ovviamente da Isaac Clarke, il quale ora parlerà seppur raramente. Anche diversi personaggi secondari avranno molto più risalto, passando dall’essere semplici voci in un documento audio al diventare persone in carne ed ossa con cui interagire. La stessa Nicole ora avrà più importanza, così come altri componenti dell’agenzia.
All’interno della Ishimura potremo intraprendere missioni secondarie che ci spiegheranno cosa è successo il giorno dell’Outbreak, ossia il punto in cui l’infezione del Marchio ha raggiunto il suo apice. “Abbiamo creato un intero strato di missioni secondarie che ti permetteranno, ad esempio, di scoprire cos’è successo a Nicole durante l’Outbreak.
Dead Space Remake uscirà il 27 gennaio 2023 su PC, PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S.
Fonte: EA