Death Stranding 2: il gioco non è mai stato esclusiva Stadia, rivela Hideo Kojima

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Nonostante la sua esistenza sia stata già confermata in passato, Death Stranding 2 è un titolo che tutt’ora è avvolto nel mistero. La nuova opera di Hideo Kojima più volte si è ritrovata al centro di diversi rumor, alcuni più credibili, altri meno. Tra le varie voci di corridoio molte vedevano il titolo in sviluppo come esclusiva per Google Stadia, scelta che sin da subito ha fatto storcere non poco il naso ai fan del papà di Metal Gear Solid. Fortunatamente lo stesso Kojima ha recentemente fatto recentemente chiarezza su tutta questa questione.

Nel corso della nuova puntata di Brain Structure, il nuovo podcast di Hideo Kojima disponibile su Spotify, l’autore ha infatti smentito ogni possibile collegamento tra il suo gioco e la piattaforma di Google. Durante la chiacchierata in compagnia di Geoff Keighley, Kojima ha infatti raccontato: “Da molto tempo sono in buoni rapporti con Phil Harrison, sin dall’epoca di Metal Gear. Le voci secondo cui Death Stranding, o un suo sequel, fosse in lavorazione come esclusiva Stadia sono però infondate, come quelle circa il rifiuto di Phil Harrison. Non ho mai detto a Phil di voler creare un seguito di Death Stranding. Non so davvero da chi e da dove arrivino queste informazioni“.

Prima di chiudere definitivamente l’argomento, Kojima si dice incerto sulle ragioni che hanno portato queste voci a diffondersi in questo modo. Inoltre l’autore spiega di non aver commentato l’accaduto per evitare che la questione potesse protrarsi più del dovuto.

Il nuovo episodio di Brain Structure ha inoltre messo fine ad un’altra questione che per molto tempo ha visto Kojima sotto i riflettori: quella di Abandoned, uno dei titoli più chiacchierati degli ultimi anni. Kojima ha infine commentato quelle voci che lo vedevano coinvolto nello sviluppo del gioco, prendendo le distanze dal titolo. A rimarcare il suo mancato coinvolgimento, Kojima spiega che non ricorre mai alle stesse tecniche per pubblicizzare un suo prodotto.

Le persone dovrebbero sapere che io non farei mai la stessa cosa due volte. Non ho mai parlato con Hasan. Il gioco ancora deve essere pubblicato, giusto? Non penso ci sia molto che possa dire o fare arrivati a questo punto, ma se lui pubblicasse il gioco allora le persone potrebbero capire. Dunque, forse dovrebbe solo sbrigarsi e pubblicarlo. La questione morirà lì. Io non sono coinvolto in alcun modo“.

Fonte: Insider Gaming