Il messaggio è inequivocabile. Si spengono per sempre le luci su E3, l’evento che per oltre 20 anni ha accompagnato le estati dei gamer rappresentando, di fatto, il momento cardine dell’industria. Presentazioni, anteprime, palchi, incontri con gli sviluppatori… È tutto finito. L’ufficialità è arrivata con un post su Twitter in queste ore.
Il mondo gaming piange E3. Fine inevitabile per l’evento oramai in declino
Doveva essere l’anno della rinascita definitiva dopo il 2020 segnato dal lockdown, un 2021 all-digital e un 2022 di nuovo di assenza. Ci si aspettava di tornare addirittura fisicamente in fiera. Era ancora settembre 2022.
Poi a marzo 2023 il dietrofront: “evento cancellato”. A differenza delle volte precedenti però, ESA non aveva mostrato lo stesso ottimismo che l’aveva contraddistinta fino a quel momento. Nessun riferimento a una possibile edizione del 2024 con nuovi appuntamenti. Solo una dolorosa – e necessaria – presa di coscienza del fatto che non sarebbe stato possibile tornare questa estate, a differenza di quanto auspicato precedentemente. Decisive le defezioni di Microsoft e Nintendo. La prima ha preferito partecipare al cartellone di Summer Game Fest, la seconda si è smarcata per gestire i suoi Direct.
Chiaro, ci si sperava fino all’ultimo. Poi le ultime dichiarazioni rese al Washington Post da Stanley Pierre-Louis, CEO e Presidente della Electronic Software Association (ESA, tra i principali promotori dell’evento), hanno lasciato poco spazio ai dubbi: “è tempo di dire addio a E3 dopo oltre 20 anni di eventi”.