Far Cry 5 cancella completamente i percorsi obbligatori

Libertà, libertà e ancora libertà. Sembra essere questa la parola d’ordine del nuovo Far Cry e noi, ovviamente, non possiamo che esserne più felici.

Il sito Gamereactor è riuscito a scambiare quattro chiacchiere con Drew Holmes, sceneggiatore del quinto episodio, e a scoprire quindi come la saga è finalmente pronta ad abbandonare ogni tipo di binario da seguire.

“La saga di Far Cry, come dico sempre, è una vera e propria fabbrica di situazioni, ha infatti detto Holmes. “Quando esplori il mondo, magari semplicemente per andare a caccia, può capitare che spuntino fuori dei cattivi. Inizi a sparare e il rumore attira altri animali”.

“Da una piccola scelta, il gameplay cambia dinamicamente in modi sempre inaspettati. Come avremmo potuto migliorare le cose ulteriormente, con Far Cry 5?”

“Far Cry 3 e 4 vantavano missioni molto guidate, in termini di percorsi. Si andava dal punto A al punto B e la storia era sempre la stessa per ogni giocatore”.

“Questa volta, già da dopo il prologo, il giocatore avrà totale controllo su tutto. Può andare a ovest, a nord, a est: non c’è un percorso vero e proprio”.

“C’è anche questa barra che, man mano che si avanza col gioco, si riempirà. Opporsi al culto cambierà la percezione che i cittadini hanno di voi. Il popolo sa che li state aiutando a liberarsi dalla setta”.

“Ma anche il culto cambierà il modo di interagire con voi. Chiederanno rinforzi, cambieranno tattiche di battaglia e, in generale, plasmeranno un mondo che sembrerà in continuo mutamento”.

“In realtà, è proprio facendo opposizione che i veri cattivi entreranno in scena. Non si tratta più di completare una missione dopo l’altra e uccidere tutti. La trama proseguirà anche in relazione a come ci comportiamo in-game”.

Il gioco, vi ricordiamo, è atteso per il prossimo 27 febbraio.

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