Fortnite: nel 2019 accusato di crear dipendenza. Oggi la Class Action contro Epic Games arriva in tribunale

fortnite epic games unreal engine 5.1 next-gen

Fortnite è un titolo che riesce a catturare milioni di giocatori grazie a un gameplay soddisfacente, diverse modalità per accontentare quanti più utenti possibili e partnership crossmediali che riescono a tener vivo un gioco ormai sulla cresta dell’onda dal 2017. Recentemente ha anche mostrato le potenzialità di Unreal Engine 5.1 grazie a un nuovo update. Nel 2019, però, Epic Games fu denunciata perché usava espedienti atti a creare dipendenza nel giocatore, così che quest’ultimo potesse staccarsi il più tardi possibile. Tre anni più tardi, la Corte Suprema del Quebec ha accorto la denuncia.

Le presunte vittime di questa pratica, definita dagli avvocati come scorretta, sarebbero principalmente i minori. Come ben sappiamo, essi rappresentano una fetta non trascurabile del pubblico di Fortnite. Il rischio sarebbe di creare incapacità nel relazionarsi con le emozioni umane. Una criticità che coinvolgerebbe anche l’utilizzo di tutti quei dispositivi elettronici che possono influenzare lo sviluppo cognitivio di un bambino nel pieno della sua crescita.

“Gli effetti della dipendenza da videogiochi, incluso Fortnite, sul cervello dei bambini è particolarmente dannoso in quanto sono continuamente attaccati ai loro dispositivi“; spiegano gli avvocati. Questo porterebbe allo sviluppo di “gravi deficienze nelle abilità di integrarsi nello spettro delle emozioni umane”. Gli specialisti segnalano grosse mancanze nel vocabolario così come nell’integrazione sociale. Inoltre, è stato riconosciuto come il continuo utilizzo di dispositivi elettronici causi cambiamenti significativi nella corteccia prefrontale del cervello umano; riportano gli avvocati. Questi cambiamenti potrebbero influenzare “particolarmente lo sviluppo celebrale in gioventù”.

Un portavoce di Epic Games si è esposto sulla questione, confermando che la società prenderà provvedimenti nei confronti di tali accuse, definite da loro “senza fondamento”. “Abbiamo un Parental Control senza eguali nel settore, che invita i genitori a supervisionare i loro bambini durante le loro esperienze digital”, spiega il portavoce.

Effettivamente, Fortnite vanta un sistema di Parental Control davvero efficiente e sicuro. Come spiega il portavoce, “I genitori possono ricevere settimanalmente il tempo di gioco che traccia il quantitativo di ore passato a giocare, e richiede permessi genitoriali prima di completare gli acquisti, così che possano decidere se è giusto per la propria famiglia. Abbiamo anche aggiunto, recentemente, un limite di spesa giornaliera per i giocatori sotto i 13 anni“.

Fonte: CTV NewsPC Gamer