God Eater 2: Rage Burst – La Recensione

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Nuove aggiunte e vecchi ritorni

Il ritardo con cui God Eater 2 arriva in Occidente è a dir poco criminale. Purtroppo, l’hunting-game fa parte di una categoria che da noi ha preso piede fino a un certo punto, con Monster Hunter che si è ritrovato in qualche modo a capeggiare questo sdoganamento. Vista in questa ottica, non è così sorprendente ritrovarsi per le mani un sequel che – almeno nella sua versione originale – è sbarcato sul mercato orientale ben tre anni fa. Alla fine, è giusto anche fare subito questa precisazione: Rage Burst altro non è che un’espansione di God Eater 2. Non un seguito, non uno spin-off, ma un’esperienza di base allargata dall’introduzione di alcune armi e meccaniche di battaglia, comunque da non sottovalutare. Nel caso non siate possessori di console Nintendo, è possibile che abbiate più volte accusato la mancanza del mostro sacro Monster Hunter; God Eater, pur non raggiungendo le sue vette tattiche e risultando forse un pelo derivativo, si staglia come un’alternativa più che degna nel panorama PlayStation, quasi unica. Il fatto che con l’acquisto di God Eater 2 vi venga regalato anche Resurrection, il primo episodio, aggiunge all’intero pacchetto un valore non da poco.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7
god-eater-2-rage-burst-recensione<b>PRO:</b> <br> Tante attività con cui tenersi occupati <br> Buona personalizzazione dell'equipaggiamento <br> Immediato e aperto a tutti <br> <b>CONTRO:</b> <br> Graficamente arretrato <br> Una ovvia ripetitività di fondo <br> Trama sorvolabile