Hideo Kojima: il suo genio in un titolo che sfruttava il sole

Hideo Kojima

Che Hideo Kojima ideasse soluzioni di gioco e gameplay uniche è un fatto assodato. Recente è il caso dei suoi collaboratori che non avevano compreso Death Stranding (potete approfondire l’argomento in questo articolo).

L’avventura grafica Snatcher e la saga di Metal Gear ne sono un paio di esempi. Ma non molti ricordano un titolo per Game Boy Advance intitolato Boktai: The Sun Is in Your Hands.

Questo particolare titolo chiedeva ai giocatori di uscire di casa per poter giocare. La cartuccia del GBA era dotata di un sensore UV che rilevava la luce diurna e non poteva essere imbrogliato utilizzando luce artificiale.Questa peculiarità serviva anche a giustificare la trama oltre che ad avere una certa importanza nel gioco. Il protagonista è un cacciatore di vampiri il cui potere aumenta con il Sole.

Volevo creare un gioco che sfruttasse la luce del sole, e con il Game Boy Advance si poteva andare fuori a giocare, non ci sono altri giochi che utilizzano la luce del sole“, ha dichiarato Kojima in una vecchia intervista. “Amavo il tema di Dracula e dei vampiri, ho sempre voluto fare un gioco in cui i giocatori potessero combattere vampiri. Mi sono venute tante idee in mente, e ho pensato perchè non creare un gioco che sfrutta la luce solare per combattere i vampiri?“.

Giocando all’aria aperta si poteva accumulare una certa quantità di ‘Luce Solare’ che poteva essere utilizzata per combattere anche in assenza di sole. Esaurita questa scorta il gioco diventava particolarmente complicato, in particolare durante le boss battle.

L’idea fu geniale, il risultato un po’ meno. Kojima non aveva tenuto presente la voglia dei giocatori di uscire di casa per giocare, e il fatto che il GBA fosse praticamente inutilizzabile all’aperto per via della scarsa luminosità dello schermo.

Boktai ebbe due seguiti, nessuno dei quali coinvolgeva Kojima nello sviluppo.

Oggi con l’enorme diffusione di smartphone e il successo di Pokémon Go ci sarebbe la possibilità di realizzare una versione rimasterizzata per dispositivi mobile.

Fonte: Kotaku