Guerrilla Games ha diffuso nuovi dettagli su Horizon Forbidden West, l’attesa esclusiva in arrivo questo febbraio su PlayStation 4 e PlayStation 5. Nel nuovo post sul PlayStation Blog, il team si è focalizzato sull’ambientazione e sulla cura riposta nell’Ovest Proibito, zona caratterizzata da un incredibile realismo e dove ogni tribù avrà le sue peculiarità. Non troverete infatti due tribù anche solo vagamente somiglianti.
In Horizon Forbidden West, infatti, le tribù saranno ben caratterizzate e amalgamate con il mondo di gioco. All’interno dell’Ovest Proibito vedremo infatti diverse società, ognuna focalizzata su uno stile di vita differente, spesso influenzato proprio dal territorio in cui si sono insediati.
I Nora, ad esempio, sono una tribù fortemente primitiva e isolata dal mondo esterno. Ciò si traduce in attrezzature e tecnologie meno avanzate, e non vedono di buon occhio gli stranieri. Il loro stile di vita, basato sulla caccia e sulla raccolta, è rispecchiato perfettamente anche dai loro indumenti, caratterizzati da pelli di animali.
Nell’Ovest Proibito esistonopoi Tribù così grandi da suddividersi in tre clan differenti. È il caso dei Tenakth, una tribù particolarmente competitiva e bellicosa e lo si può ammirare anche dai loro comportamenti. Una volta che andremo nei loro insediamenti, infatti, ci troveremo di fronte a guerrieri intenti ad allenarsi e prepararsi per eventuali battaglie.
In ogni villaggio troveremo poi personaggi unici, e ogni personaggio presente in Horizon Forbidden West è inserito in un “sistema sociale”. Espen Sogn, capo progettista del mondo del gioco, ha infatti spiegato: “Questo sistema ci permette di regolare reazioni, movimenti e altre animazioni. C’è poi un sistema comportamentale che determina la personalità. Ciò significa che possiamo creare individui unici che sembrano avere una loro autonomia”.
Grazie a questo sistema, le varie società di Horizon sembreranno ancora più autentiche, ognuna con la propria cultura. “Gli Oseram sono una tribù socievole e storicamente patriarcale, perciò le loro animazioni abbondano di pacche sulle spalle e saluti informali. Gli Utaru, al contrario, sono più composti e non è raro vederli seduti insieme, con la loro tipica aria trasognata”, spiega sempre Sogn.
Il mondo di gioco ora non sarà più solo uno sfondo, e ora i personaggi interagiranno in tempo reale con l’ambiente circostante. Vedremo dunque persone lavorare e condurre la propria vita, un po’ come succede in altri open world come Red Dead Redemption 2. Il che può essere positivo per staccare la mente, magari dopo essere sopravvissuti ai temibili nemici che popolano il gioco. E voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti come sempre.
Fonte: PlayStation Blog