Lucca Comics: firmacopie da incubo. Prenotazioni assaltate dai bagarini che rivendono i posti a prezzi folli

La denuncia di utenti e autori: "colpa dei bot"

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L’edizione 2023 di Lucca Comics and Games dista ancora pochi giorni. L’evento animerà il capoluogo toscano dal 1° al 5 novembre. Ora che l’apertura dei cancelli è imminente, utenti – ma anche autori – si fanno portavoce di alcuni gravi disagi. Una prima testimonianza – rilanciata da Wired Italia – proviene dalla pagina Facebook Leggo Troppi Fumetti. Il post originale è disponibile a fondo pagina.

Mi piazzo davanti al computer con qualche minuto d’anticipo, aspetto l’orario giusto, spacco il secondo ma in pochi istanti i biglietti risultano esauriti” dice la pagina nel commentare la novità di quest’anno. Lucca Comics 2023 ha, infatti, deciso di passare a un generale sistema di prenotazione per il firmacopie di libri e albi. Un metodo, spiegava l’organizzazione, col quale si sperava di ridurre sensibilmente le file di appassionati che poi restavano incolonnati per ore in attesa e nella speranza di incontrare il loro beniamino. Un metodo gestito in parte da Eventbrite o direttamente dalle case editrici che hanno deciso in autonomia come muoversi (e qualche polemica è sorta attorno a Panini al riguardo).

A denunciare i casi di bagarinaggio sono gli autori stessi. È il caso di Francesco Artibani che su Twitter mostra come eBay pulluli di posti e prenotazioni per i firmacopie venduti anche a 1000 euro (per Don Rosa, apprezzato disegnatore delle storie di Paperon De Paperoni e Paperino). Il problema? In origine quelli erano posti gratuiti. “Paese di santi, poeti e morti di fame” commenta Artibani.

Sempre nel post di Artibani si può vedere come qualcuno abbia venduto (o provato a vendere) un posto per incontrare Zerocalcare a 99€. Nelle scorse ore l’autore romano ha deciso di rinunciare alla partecipazione. Il motivo da ricercare nel patrocinio offerto a Lucca Comics dall’ambasciata israeliana. “Un cortocircuito per me”. Pronta la risposta degli organizzatori: “rispettiamo le decisioni di ognuno”.

FONTEWired