Mario Kart World: sviluppo iniziato su Nintendo Switch 1, ma era disastroso. Switch 2 ha dato speranze

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Mario Kart World, ambizioso racing game che accompagnerà il lancio di Nintendo Switch 2 e che tanto ha fatto discutere per il suo prezzo, era inizialmente pensato per girare sul primo Nintendo Swtich. Come era lecito aspettarsi dall’hardware della console, poco performante sin dal lancio, il gioco era un disastro completo e stava spingendo il team a fare dei compromessi, compromessi che poi sono spariti del tutto quando sono iniziate a circolare internamente le stime della potenza hardware della nuova console.

Queste informazioni, condivise dal team di Mario Kart World, provengono da un’intervista con Ask the Developer. Qui, il team ha specificato che l’elemento principale di tutta la produzione era aumentare il numero di auto in pista a 24, così da garantire gare multiplayer (e single player) con molti più avversari. Un obiettivo difficile, troppo per l’esile Switch: “È stato difficile per noi incorporare tutto ciò che volevamo, quindi siamo sempre stati consapevoli di ciò che stavamo rinunciando in cambio”, ha dichiarato uno dei membri del team.

I compromessi ipotizzati durante lo sviluppo erano non solo tanti, ma anche pesanti. Pesantissimi, in alcuni casi, così tanto da avere il rischio di un Mario Kart a 30fps. Terrificante, vero? “Abbiamo discusso cose come peggiorare la grafica, abbassare la risoluzione e abbiamo addirittura considerato di abbassare il framerate a 30fps in certi scenari. Era una decisione davvero difficile”, ha affermato enta Sato, programming director di Mario Kart World.

Il producer del gioco, Kosuke Yabuki, ha spiegato che il team ha provato in tutti i modi a far funzionare il concept delle 24 auto in pista. A salvare in parte la situazione, fu il lancio di Mario Kart 8 Deluxe Booster Course Pass. “Sapevamo che stava per diventare un disastro. Ma quando abbiamo deciso di lanciare il Booster Course Pass di Mario Kart 8, abbiamo pensato che ci avrebbe dato un po’ di tempo per continuare lo sviluppo”.

“È lì che sono iniziate le discussioni sullo spostare il progetto su Nintendo Switch 2, e questo ha improvvisamente aperto una serie di possibilità su cosa avremmo potuto fare. È stato davvero un raggio di speranza”, continua Yabuki. Era più o meno il 2020, ha specificato il producer, e i famosi devkit ancora dovevano circolare. Di conseguenza, il team ha sviluppato il gioco basandosi su quelle che erano delle semplici stime della potenza hardware di Nintendo Switch 2.

“Se avessimo incluso tutto ciò che volevamo nel vasto mondo di questo gioco, non l’avremmo potuto far girare a 60fps e avrebbe sofferto di costanti cali di framerate”, ha aggiunto Sato. “Credo ci fossero un sacco di persone nella squadra che erano preoccupate sul fatto che potessimo davvero farcela. Ma una volta che decidemmo di spostare tutto su Switch 2, ci aspettammo che tutte le preoccupazioni evaporassero. Ricordo che fui felicissimo quando scoprii che avremmo potuto esprimere addirittura più di quanto volessimo”, ha concluso.

Fonte: IGN

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