Michael J. Fox, Marty in Ritorno al Futuro: “potrei tornare a recitare, col ruolo giusto”

Aveva annunciato il ritiro dalle scene nel 2020, a causa dell'avanzare della malattia.

michael j fox

Una rivelazione piacevole, quella che Michael J. Fox ha fatto nel corso della sua più recente intervista a Entertainment Tonight. L’attore 62enne, che da tempo è provato dal Parkinson, potrebbe riprendere il suo lavoro e tornare a recitare. Il ritiro ufficiale risale al 2020, dopo le ultime partecipazioni in qualità di personaggio ricorrente in The Good Wife e come guest nello spin-off The Good Fight. “Se mi offrissero il ruolo giusto potrei farlo” ha detto Fox a Rachel Smith.

Michael J. Fox torna a recitare: “sì, se mi offrono il ruolo giusto”

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Una carriera cominciata quando era ancora giovanissimo. Michael J. Fox ha raggiunto notorietà internazionale per la sua partecipazione alla sit-com Casa Keaton (Family Ties), andata in onda per buona parte degli anni ’80 e arrivata da noi in Italia nell’86. Sul set incontra Tracy Pollan, futura moglie. In proposito, durante l’intervista dice: “creare una famiglia con lei è il più grande risultato mai raggiunto”.

Nello stesso periodo poi, Robert Zemeckis lo chiama a sostituire Eric Stoltz sul set di Ritorno al Futuro. Lì incontra Christopher Lloyd, col quale stringe una lunga amicizia. Insieme, Fox e Lloyd – nei panni rispettivamente di Marty e Doc – rendono la trilogia di Zemeckis (e prodotta da Spielberg) un vero e proprio cult per tutti. I due si sono ritrovati di recente sul palco del New York Comicon (foto sopra), dove si sono scambiati un tenero abbraccio.

Nel 1991, la diagnosi di Parkinson costringe Michael J. Fox a rallentare la sua attività di attore. Parteciperà comunque a diversi film: Doc Hollywood (accanto all’amico Woody Harrelson), Amore con Interessi, Caro Zio Joe, Sospesi nel Tempo, Annie – La Felicità è Contagiosa e diversi altri. L’ultima volta in un lungometraggio è nel 2018 con See You Yesterday, film di Spike Lee trasmesso da Netflix. Molto più limitata l’attività per i serial. La prima volta che Fox torna sul set di una sit-com dopo la diagnosi è nel 2000.

È poi il protagonista delle prima 4 stagioni di Spin-City, dove verrà poi sostituito da Charlie Sheen. Successivamente, l’attore si limiterà a comparizioni in veste di guest-star o come personaggio ricorrente, ma non regolare: è il caso di Scrubs (2004), dove interpreta il dottore Kevin Casey per due episodi. Successivamente, è tra i personaggi che appaiono di tanto in tanto in The Good Wife: interpreta l’avvocato Louis Canning. Lo scorso anno, Apple+ TV ha trasmesso Still, un docu-film sulla sua vita.

È proprio il documentario a farlo riflettere sulla possibilità di tornare a recitare: “lo farei per un ruolo che mi permetta di mostrare la mia realtà delle cose, le mie sfide quotidiane… se ci fosse un modo lo farei”. A convincerlo a ritirarsi, nel 2020, la visione di C’era una volta a Hollywood di Tarantino. L‘attore ha raccontato di aver capito fosse giunto il momento dopo aver visto il personaggio di Rick Dalton faticare a ricordare le battute, una situazione che aveva vissuto in prima persona sul set di The Good Wife.

Nel 2023, Michael J. Fox è stato premiato durante la serata degli Oscar ‘alla carriera’. A lui, però, è andato il Jean Hersholt Humanitarian Award. Il premio viene consegnato per gli impegni umanitari. Proprio l’intervista di Entertainment Tonight, a proposito, arriva a ridosso di un evento umanitario organizzato dalla sua fondazione.