Oramai, per molti, siamo al pari di una telenovela. L’acquisizione di Activision, Blizzard e King da parte di Microsoft è al vaglio degli organi competenti in materia economico aziendale. Tra gli enti anti-trust che hanno sollevato più dubbi troviamo la CMA britannica e FTC Statunitense. Mentre i primi si sono limitati a richiedere le opinioni dei competitor (Sony in testa, che non intende cedere terreno sulla questione) e del pubblico, l’organo USA è deciso a bloccare l’acquisizione. Per farlo, ricorderete, la strada che si intende intraprendere è quella legale. Microsoft è stata citata in giudizio e la questione rischia di spostarsi nelle aule di tribunale.
Sebbene Seeking Alpha descrive un mercato abbastanza certo che, alla fine, il matrimonio tra i produttori di Xbox e i publisher di Call of Duty verrà celebrato, Microsoft ha necessità di difendersi dalle accuse. Ha deciso di farlo con un lungo documento indirizzato proprio a FTC. Nelle motivazioni che hanno condotto alla redazione del documento, i legali di Microsoft menzionano, tra le altre cose, svariate violazioni del quinto emendamento della costituzione USA da parte proprio di FTC.
Il quinto emendamento, in sintesi, fa parte dello United States Bill of Right (composto dai primi dieci emendamenti alla costituzione). Il quinto, in particolare, è quello che garantisce – per estensione – le libertà individuali, il diritto a un giusto processo e altre tutele. Secondo Microsoft, infatti, FTC starebbe agendo in violazione di detto emendamento preferendo invece una strada (afferma il documento) più vicina ai procedimenti amministrativi. Una strada che, secondo Microsoft, è inapplicabile nel caso specifico.
Ancor più precisamente – afferma ancora Microsoft – l’attuazione di un procedimento amministrativo da parte di FTC viola il quinto emendamento perché non garantirebbe all’azienda un equo processo. FTC, infatti, si troverebbe nella doppia posizione di denunciante e arbitro finale della disputa. I procedimenti amministrativi USA, infatti, vengono gestiti dalle emanazioni dell’esecutivo come, appunto, la Federal Trade Commission.
Per completezza, trovate il documento in fondo. Vi basterà seguire il link alla voce “fonte”.
Fonte: FTC