Nonostante l’aumento dei prezzi e gli scioperi di questi mesi negli USA, Netflix ha chiuso l’ultimo trimestre fiscale con una importante impennata di abbonati. Secondo quanto riportato da Reuters, rispetto ai +6 attesi dagli analisti di Wall Street, il colosso dello streaming ha visto aumentare di +9 milioni il numero di abbonati.
Questo incremento è dovuto al fatto che Netflix produce molte serie tv e film al di fuori dagli Stati Uniti e gran parte dei nuovi iscritti alla piattaforma non derivano da quelle parti. Dopo aver condiviso i risultati dell’ultimo trimestre, il co-CEO di Netflix Ted Sarandos ha espresso così tutta la sua soddisfazione: “Sono questi i momenti in cui sono felice di avere una selezione di programmi così ricca, profonda e ampia”.
L’aumento di abbonati dell’ultimo trimestre è il più importante incremento trimestrale dal secondo trimestre 2020, quando si era ancora in piena pandemia. In queste settimane, Netflix ha poi evidenziato il successo di One Piece tant’è che l’adattamento live-action del celebre manga giapponese avrà anche una seconda stagione.
Netflix ha raggiunto quota 4 milioni di abbonati in Europa, Medio Oriente e Africa. Per quanto riguarda i nuovi iscritti, il 70% risiede fuori dagli Stati Uniti. Inoltre, stando ai dati Nielsen, il colosso dello streaming continua a dominare le visualizzazioni online: la programmazione Netflix è seconda, con l’8% del tempo trascorso sullo schermo, solamente a YouTube. Infine, dopo l’aumento dei prezzi il valore delle azioni di Netflix è salito anche da 346,19 a 390,80 dollari.
Nel frattempo, dopo One Piece è atteso a dicembre un altro adattamento live action come Yu Yu Hakusho. Cancellata invece la serie tv di Vikings Valhalla. La terza stagione arriverà nel 2024 e sarà l’ultima. Di pochi giorni fa anche la notizia del piano base rimosso in Italia tra le opzioni disponibili per i nuovi clienti della piattaforma.
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Fonte: Reuters