Aria di grandi cambiamenti in casa Netflix. La virtuale impossibilità di condividere il proprio account fuori dai limiti previsti da contratto, resa effettiva con le ultime misure, ha finito col rivelarsi un’idea che ha dato il suo frutto (alla faccia degli sfottò della concorrenza). A fronte di una serie di addii declamati a mezzo social, la piattaforma ha vissuto una breve parentesi dove gli abbonamenti sono stati invece in crescita. Ora, però, dal Canada arrivano notizie circa una nuova iniziativa intrapresa dalla grande N dello streaming.
Come da titolo: agli utenti a nord del Nord America è negata la possibilità di sottoscrivere un piano di abbonamento “base” e cioè quello che consente riproduzione e download su un solo dispositivo (in HD da questo novembre). Da noi questo piano costa 7,99€ al mese.
Per loro restano aperte le altre opzioni (prezzi italiani): il piano Standard (12,99€/mese per usarlo su due dispositivi contemporaneamente), quello Premium (17,99€/mese fino a quattro dispositivi contemporaneamente, e supporto fino a UHD) o il piano Base con Pubblicità (4,99€/mese, un solo dispositivo per volta, catalogo ridotto e – ovviamente – pubblicità).
Perché è importante? Il Canada è uno dei mercati più importanti per Netflix e una decisione del genere applicata limitatamente a quel territorio potrebbe lasciar presupporre si tratti di un test. In caso di riscontro positivo poi la decisione potrebbe applicarsi anche al resto del mondo. Il portale DDAY ha provato ad avanzare alcune ipotesi circa i side-effect benefici che la dirigenza della piattaforma potrebbe aver valutato.
Innanzitutto il Piano Base non prevede la possibilità di aggiungere utenti extra come invece è possibile fare con i piani Standard (1 extra a 4,99€ al mese) e Premium (2 extra, 4,99€ cad. al mese). Questo, nei fatti, limita la possibilità di avere utenti che “provano” la piattaforma grazie a un amico e che poi decidono di godersela in autonomia col proprio piano personale. Il piano con pubblicità, sebbene più economico per l’utente, potrebbe paradossalmente rappresentare una miglior fonte di introiti grazie agli accordi per gli spazi pubblicitari. Ma queste sono solo alcune delle possibilità ipotizzate.
In ogni caso, è chiaro che dal quartier generale ci si aspetti di veder crescere i ricavi grazie anche a questa mossa. Resta da capire come risponderanno i canadesi e quando questa nuova misura verrà estesa al resto del mondo.