Nioh – Hands On

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Arrivato alla sua seconda prova dimostrativa, Nioh torna a calcare le scene, forte di numerose novità e ritocchi.

Gli sviluppatori hanno indubbiamente ascoltato i feedback dei fan e, nonostante il gioco non ne esca rivoltato come un calzino, restituisce comunque un feeling sensibilmente diverso, una volta ripreso il pad in mano. Non è un segreto infatti che Team Ninja abbia offerto un assaggio al grande pubblico proprio per rendersi conto di cosa non andasse e andare poi a estirpare i vari problemi direttamente alla radice. Il risultato che pian piano è venuto fuori, ve lo anticipiamo, ci piace da morire. E, per carità, guai a considerarlo un “Dark Souls nel Giappone feudale”. Nonostante nel corso dei mesi le frecciatine si siano sprecate, Nioh ha dimostrato abbastanza grinta e personalità da sapersi distaccare dalle sue palesi fonti di ispirazione. A primo acchito, l’ultimo di Tecmo Koei può infatti sembrare eccessivamente derivativo, un continuo tributo ad altre saghe di grande successo, un furbetto che si è lanciato sul mercato solo per cavalcare l’onda temporanea; possiamo assicurarvi che basteranno massimo dieci minuti per cambiare idea e finire per apprezzare Nioh per essere, semplicemente, Nioh.

Basteranno massimo dieci minuti per cambiare idea e finire per apprezzare Nioh per essere, semplicemente, Nioh.

La Beta affiancherà, oltre al villaggio dei pescatori che abbiamo già avuto modo di conoscere, anche un altro paio di ambientazioni. È la prima occasione per guardare più da vicino il livello di varietà messo su dagli sviluppatori, ed è cosa sicuramente apprezzata. Partiamo dal presupposto che, proprio come ci saremmo aspettati dai creatori di Ninja Gaiden, a farla da padrone sono proprio riflessi e tecnicismo. La struttura, seppur a missioni slegate, ricorda sicuramente quella dei più blasonati Dark Souls, con livelli da esplorare da cima a fondo, portoni da sbloccare dall’altro lato, scorciatoie da imparare a menadito, armi e personaggio da potenziare in varie caratteristiche e una difficoltà abbastanza elevata da dare del filo da torcere anche al giocatore più navigato. Attaccare a testa bassa si tradurrà quasi sempre in morte certa, così come conviene spesso far disperdere i nemici e non affrontarli tutti in contemporanea. Il nostro personaggio è un guerriero formidabile ma piuttosto inadatto ad affrontare copiose orde di nemici, soprattutto se composte da umani senzienti.

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