Dopo PlayStation, con l’aumento di PS5 Digital, e Xbox che ha aumentato tutta la sua lineup di console, arriva un altro inevitabile (ahinoi) aumento di prezzo: quello delle schede video NVIDIA. Come riporta DigiTimes, il colosso californiano dovrebbe aumentare i prezzi dei propri prodotti dedicati all’Intelligenza Artificiale e GPU da videogiochi, arrivando fino a un picco del 15%. Come per Xbox, la causa sembra essere imputabile ai dazi sui prodotti provenienti dalla Cina a opera della presidenza Trump, con NVIDIA che si trova costretta ad aumentare i prezzi per contrastare le perdite e aumentare il profitto.
Con un aumento del 10-15%, significa che le schede video RTX Serie 50 di NVIDIA inizieranno ad avere costi ancora più proibitivi e controversi. Come riporta WccfTech, la NVIDIA RTX 5090 arriverà a superare la soglia dei 2.500 dollari, e questo potrebbe essere il prezzo di ingresso minimo. Anche altre GPU di RTX Serie 50 potrebbero subire questa tendenza, sebbene non nella stessa misura della top di gamma.
Inevitabilmente l’aumento di prezzo andrà a generare ancora più caos verso le nuove NVIDIA RTX, funestate sin dall’inizio da un’accoglienza tutt’altro che rosea. Le scorte erano poche e questo ha portato sin da subito a un aumento dei prezzi. Trovare i modelli al prezzo di listino è difficile e ora la situazione non potrà che peggiorare. Lo stesso varrà anche per i chip votati esclusivamente all’IA come gli acceleratori B200 e H200, con aumenti di percentuale analoghi a quelli visti sulla 5090.
NVIDIA sta provando a gestire i dazi di Trump spostando gli ordini verso la TSMC di Arizona, puntando a un futuro dove i costi di produzione e di conseguenza quelli di vendita saranno più bassi di quelli che si hanno affidandosi a TSMC di Taiwan, soprattutto in questo ultimo periodo. Riusciremo a vedere gli effetti già su questa sfortunata generazione di GPU. Difficile a dirsi, al momento.
