One Piece, in live action, ha debuttato su Netflix da pocnhissimo. Ovviamente, il lancio è stato accompagnato da una campagna marketing decisamente martellante e che prosegue ancora oggi. In un simpatico salottino organizzato da Netflix, i cinque membri originali della ciurma di Cappello di Paglia (interpretato da Inaki Godoy, eletto vero Re dei Pirati da Oda in persona) si ritrovano per leggere e interpretare alcune canzoni e sigla a tema marinario provenienti dai vari paesi in cui la serie è trasmessa. immancabile ovviamente l’Italia, dove One Piece ha una folta schiera di appassionati e dove non mancano gli estimatori anche del prodotto Netflix.
Capita così che vediamo Rufy, Sanji, Zoro, Usopp e Nami – o meglio, i loro interpreti. Rispettivamente: Inaki Godoy, Taz Skylar, Mackenyu, Jacob Romero Gibson e Emily Rudd – cantare la sigla di Mare Fuori. La Fiction Rai, oramai giunta alla terza stagione e divenuta celebre su Rai Play prima di arrivare sul palinsesto tridizionale forse poco c’azzecca con i temi di One Piece (a meno di non considerare i problemi con la legge, non proprio il tema centrale dell’opera di Eiichiro Oda).
Ben più in tema, ma forse riferimento più datato per i più, è la “Canzone del Capitano” nota anche come “Capitan Uncino”, il brano di esordio di DJ Francesco Facchinetti e divenuta un vero tormentone estivo nel 2003. Due anni prima, era il 2001, Mediaset trasmetteva per la prima volta gli episodi della serie Anime, in onda in Giappone già dal 1998.