Paramount+ arriva in Italia a settembre. Svelato il prezzo del piano mensile ed annuale

Halo TV Series first trailer The Game Awards 2021 Paramount+

Paramount+ arriverà, come annunciato mesi fa, in Italia. L’appuntamento è fissato al 15 settembre 2022 e costerà 7,99€ al mese o 79,90€ l’anno. Un prezzo aggressivo per la compagnia statunitense, che punta a concorrere con colossi dello streaming oramai già affermati quali Disney Plus, Amazon Prime Video e, ultimo ma non per importanza, Netflix. L’offerta sarà molto vasta e offrirà, afferma la Repubblica tramite il comunicato ufficiale, oltre 8.000 ore di visione.

Chiaramente, come ogni servizio che si rispetti, anche Paramount offrirà un periodo di prova. Questo sarà limitato a solamente 7 giorni, permettendo all’utente di dare un assaggio di ciò che offre la piattaforma streaming o, più semplicemente, vedere il film che gli interessa e poi disdire. Tra i film più attesi in arrivo sulla piattaforma troviamo senza ombra di dubbio Top Gun Maverick, che ricordiamo aver superato Titanic al botteghino.

Ovviamente, Top Gun Maverick non sarà l’unico nome di prestigio nel catalogo. Troveranno infatti spazio anche le produzioni Showtime quali la serie TV di Halo, First Lady o Dexter, per citarne alcuni. Esattamente come Netflix, Amazon Prime Video o Disney+, Paramount+ offrirà in futuro un considerevole numero di prodotti originali. La Paramount Global, riporta la Repubblica, ha infatti commissionato 150 prodotti originali entro il 2025, tra cui produzioni riguardanti l’Europa e, in particolare, l’Italia.

La nostra nazione, aggiungiamo, ha avuto una sorta di corsia preferenziale per Paramount Global. Il serivzio Paramount+ arriverà infatti molto prima che negli altri paesi europei, inclusi Francia o Germania, dove non sarà accessibile sino a dicembre 2022. Troveremo inoltre diverse produzioni italiane nel catalogo, quali Corpo Libero, Circeo oppure 14 giorni, film incentrato sui conflitti di coppia in piena pandemia COVID-19 ma, afferma il regista Ivan Cotroneo, “senza essere un film sul COVID”.

Fonte: la Repubblica