Persona 5 – la recensione

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Il potere delle Persona

La grande profondità di Persona 5 si percepisce anche nelle battaglie. Sembra proprio che gli sviluppatori abbiano voluto mettere parecchia carne al fuoco, e le tante possibilità che si dispongono durante un combattimento non fanno che dimostrarlo ulteriormente. Il giocatore può scegliere se attaccare il nemico da distanza ravvicinata, infliggendo meno danni, oppure se sfruttare le Persona per sferrare colpi più potenti consumando HP o SP. Avevo detto che avrei parlato “a breve” delle Persona, ma ho finito per dilungarmi in chiacchiere e quindi lo faccio adesso. Immaginatele come alter ego di pochi eletti dotati di grandi poteri, che hanno fattezze bizzarre e possiedono una forza sovrumana, evocate dai recessi più profondi del proprio “io interiore”. Creature, insomma, che hanno l’onere di proteggere i propri padroni dai demoni – chiamati Shadow, come nei precedenti giochi.

Il gioco racconta una storia ricca di sfaccettature offrendoci una panoramica accurata di Shibuya e slice of life della capitale.

Nel nuovo titolo di Atlus vengono presentate sotto forma di maschere, e strappandosele letteralmente dal volto gli eletti possono chiamare in causa queste entità potentissime. Come nei precedenti giochi della serie i combattimenti sono basati su un sistema che sfrutta le debolezze elementali dell’avversario. Colpire un nemico con una magia che soffre fa guadagnare al giocatore un attacco extra: il demone stramazza al suolo e concatenando una serie di offensive efficaci, in modo tale da intontire tutti i nemici su schermo, si hanno due possibilità per risolvere la faccenda. Dargli il colpo di grazia con un elegante “attacco a tutto campo” o parlare a uno di essi. A questo punto si può decidere se pretendere i suoi servigi, se estorcergli una somma di denaro o, allo stesso modo, un oggetto. Le sessioni di grinding così risultano meno pesanti perché è sempre vivo il desiderio di assimilare più Persona possibili, che poi possono esser “fuse” per ottenerne di nuove e più devastanti. Per potenziare il proprio party è inoltre necessario contare sul Mementos, una specie di infinito dungeon bonus dove i piani sono generati casualmente e i nemici sono ovunque. Si tratta di un posto dove poter completare quest secondarie e “farmare” senza dover percorrere le stesse vecchie aree dei dungeon principali (spoiler: anzi no, non ve lo do).

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
9
persona-5-la-recensione<strong>PRO</strong> <BR> Coinvolgimento alle stelle! <BR> Storia avvincente. <BR> Battle system profondissimo. <BR> A metà tra anime e videogame. <BR> Longevo. <BR> <strong>CONTRO</strong> <BR> Dialoghi un po' ripetitivi. <BR> Tutto in inglese. <BR>