Quest’anno, Pinocchio è stato protagonista di ben due prodotti cinematografici. Il primo, un live-action pubblicato da Disney, non è stato accolto positivamente. Lo stesso però non si può dire della controparte Netflix liberamente ispirata al capolavoro di Carlo Collodi, diretta da Guillermo del Toro e Mark Gustafson. Così come Pinocchio, anche il tema della AI Art ha avuto un picco di interesse nell’ultimo periodo, e proprio Guillermo del Toro ha criticato questo fenomeno, allineandosi alle parole tutt’altro che lusinghiere di Hayao Miyazaki.
Ovviamente da una mente autoriale come Guillermo del Toro era difficile aspettarsi pareri positivi verso qualcosa come la AI Art. Essa ha infatti generato molte critiche, con aggravanti di utilizzo improprio di materiale protetto da Copyright. Ma non è questo aspetto a perplimere il regista, quanto il fatto che si tratta di prodotti totalmente privi della componente umana. Una IA, almeno al momento, è incapace di provare emozioni e trasmetterle tramite un disegno, un video o una fotografia. Nelle loro creazioni manca “anima”.
“Credo che l’arte sia un’espressione dell’anima”, afferma del Toro in un’intervista concessa a Decider. “Racchiude la tua essenza. Dunque, io adoro l’arte creata dagli umani. Sono totalmente spronato da essa. Non sono interessato in un’illustrazione creata da macchine e dall’estrapolazione di informazioni. Ne ho parlato con Dave McKaean, un grande artista. E lui mi ha confidato che la sua più grande speranza è che l’IA non possa disegnare”.
“Può interpolare informazioni, ma non disegnare. Non potrà mai catturare un’emozione, o un’espressione, o la morbidezza del volto umano, sai? E credo che se questa discussione dovesse spostarsi sui film, ne sarei profondamente ferito. Come disse Hayao Miyazaki, penserei che sia un insulto alal vita stessa”. Che ne pensate, Gametimers?
Fonte: Decider – Indie Wire