No, avete letto bene. Non è una battuta ironica un po’ fuori luogo, alcuni bagarini che rivendono PlayStation 5 a prezzo maggiorato credono davvero di far beneficenza, e per questo si sono scagliati contro la stampa e tutti coloro che li accusano di rovinare il mercato e li descrivono come cattive persone.
Quello che sembra essere un pesce d’aprile in anticipo, è in realtà il pensiero di un gruppo chiamato “The Lab“ che aiuta gli utenti a fare i bagarini. I membri di questo gruppo a pagamento possono avere accesso all’utilizzo di alcuni bot piuttosto avanzati in grado di segnalare e acquistare le PlayStation 5 appena queste vengono messe in vendita.
I bot sono velocissimi nel controllare i vari siti ed eseguire le operazioni di checkout, riuscendo a completare tutte le operazioni in pochi istanti. Lasciando a bocca asciutta i comuni acquirenti.
Ma il co-fondatore del gruppo The Lab non ci sta a questa narrazione che li dipinge come i cattivi della situazione, anzi tutt’altro. Il loro pensiero è diametralmente opposto, arrivando addirittura ad autodefinirsi una sorta di associazione di beneficenza!
“A quanto pare c’è TANTISSIMA stampa cattiva attorno a questo settore di incredibile valore e non penso che sia in alcun modo giustificata, tutto ciò che facciamo è aiutare l’utente medio con i prodotti disponibili in quantità limitate“, ha spiegato Jordan, il co-fondatore di The Lab. Questo gruppo ‘aiuta‘ i bagarini spiegandogli come utilizzare bot e sistemi informatici per acquistare rapidamente prodotti come PlayStation 5, il tutto dietro il pagamento di una quota di iscrizione.
“Essenzialmente ogni commerciante rivende i propri prodotti. Tesco, ad esempio, compra il latte dagli allevatori a circa 26 penny per litro e lo rivende a 70 penny per litro. Nessuno ha mai avuto da ridire su ciò così come lo stanno facendo su di noi“, ha continuato Jordan spiegando la sua idea.
“Sto principalmente cercando di aiutare gli altri, è questo che conta per me. L’intero gruppo è nato in occasione dell’inizio del primo lockdown in UK e mi rende felice poter aiutare altre persone a fare qualche guadagno extra per se stessi“, ha aggiunto il co-fondatore del gruppo.
Tutto bello e onorevole, peccato che lo stesso Jordan si faccia pagare per entrare a far parte del gruppo. E che lui stesso abbia utilizzato i bot per acquistare e rivendere 25 PlayStation 5 con un prezzo maggiorato di 250 sterline. Il tutto tralasciando la questione legale sul rivendere prodotti a prezzo maggiorato e l’evasione fiscale generata da queste transazioni.
Purtroppo proprio nel Regno Unito dove opera The Lab la questione dei bagarini è decisamente fuori controllo. Nelle scorse settimane oltre 2.000 PS5 della catena GAME sono finite in mano ai bagarini. Cosa che li ha costretti a prendere delle contromisure e pubblicare il seguente comunicato.
“La domanda di PlayStation 5 continua a essere molto elevata e superare le correnti scorte. Abbiamo messo in atto pesanti misure per garantire che venga acquistata ‘1 console per cliente’, in modo tale da garantire l’acquisto a quanti più clienti possibile. Tutti i pre-order saranno soggetti a controlli automatici“.
La catena GAME non è stata l’unica a essere presa di mira dai bagarini. Anche la catena Argos è stata vittima di un attacco hacker che ha permesso ai bagarini di accaparrarsi le PS5 prima ancora che queste apparissero disponibili sul sito.
Fonte: Forbes