PlayStation guida la crescita del mercato nel 2022. Guadagni più che raddoppiati per Embracer

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Il 2022 non è stato un anno particolarmente facile per l’economia globale. Tra lo scoppio della guerra in Ucraina, che tutt’ora sta portando non pochi danni, la ripresa della pandemia e la crisi dovuta all’approvvigionamento dell’energia hanno portato ad un’ondata di inflazione con cui le banche centrali hanno dovuto lottare. Conseguenza di tutto questo è un periodo caratterizzato da momenti di recessione. É proprio in un momento come questo che viene da chiedersi come il settore dei videogiochi abbia affrontato la situazione. Un nuovo report ha analizzato i dati provenienti dai 13 maggiori publisher. Activision, Bandai Namco, Capcom, Electronic Art, Embracer Group, Nintendo, PlayStation, Roblox, SEGA, Square Enix, Take-Two, Tencent e Ubisoft.

In linea generale per chi non bazzica molto questo mondo, il 2022 è considerato come un anno non molto positivo per i videogiochi. Questo a causa della concentrazione delle uscite più importanti come Elden Ring, Lego Star Wars: The Skywalker Saga, Horizon Forbidden West e Pokémon Legends: Arceus nei primi mesi dell’anno. La seconda metà dell’anno ha visto sì ancora qualche uscita di spessore come Xenoblade Chronicles 3 in luglio e A Plague Tale: Requiem in ottobre. Il grosso lo hanno fatto God of War: Ragnarok in novembre e il consueto appuntamento con Call of Duty, Modern Warfare 2 è arrivato a ottobre. Questo periodo di relativa siccità delle uscite ha di conseguenza potato a ipotizzare che il 2022 potesse essere stato un anno negativo per il settore.

Le cose in realtà sono ben diverse. Come riportato da una recente analisi operata da GameIndustry.biz, su tredici grandi publisher presi in considerazione ben otto di questi hanno registrato un buon +9% nelle entrate rispetto all’anno precedente. Più concretamente questo si traduce in un aumento di circa 8 miliardi di dollari investiti in prodotti legati al settore videoludico.

La maggior parte di queste entrate proviene da Sony che, grazie a PlayStation 5 e God Of War Ragnarok ha conseguito ottimi risultati. La divisione PlayStation rappresenta il 30% delle entrate totali di Sony che dimostra coma la sua sia una crescita costante da ormai diversi anni.

La situazione risulta leggermente diversa andando a esplorare la percentuale di crescita su base annua dei 13 publisher presi in esame. Sebbene in quella classifica Tencent risulti ancora la big da battere, i suoi numeri sono in calo (-2%). Giù anche Capcom, Activision (-14%) e Square Enix (-7%) che nel corso degli ultimi 12 mesi ha rinunciato anche ai suoi studi occidentali. La crescita maggiore è rappresentata da Embracer Group. Il pantagruelico colosso ha accolto moltissimi studi tra le sue fila e guida il trend con un +133% ineguagliato dal resto dei competitor. La seconda maggior crescita appartiene a Take-Two che sfiora appena il 42%.

Diversa invece la situazione per altri competitori. Nintendo ad esempio continua a segnare piccoli cali da ormai tre anni. Questa situazione è riconducibile anche alla lunga vita di Switch, ormai in circolazione dal 2017. Nonostante il successo del già citato Call of Duty Modern Warfare 2, anche Activision Blizzard cala di ben 1.3 miliardi di dollari. Difficile infine offrire informazioni dettagliate su Microsoft in quanto la compagnia di Redmond non condivide i dati necessari per queste indagini.

Questi dati dimostrano dunque come, nonostante le diverse problematiche che hanno destabilizzato l’economia globale, il 2022 si sia dimostrato un anno più che positivo per i videogiochi. Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra lasciando un commento!

Sapevate invece che nello stesso anno in Italia quello dei videogiochi è stato un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro?

Fonte: GameIndustry.Biz