Videogiochi in Italia: giro d’affari da oltre 2 miliardi di euro nel 2022, in diminuzione rispetto al 2021

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Attraverso un comunicato stampa inviato in redazione, IIDEA ha condiviso le ultime rilevazioni sul mercato dei videogiochi in Italia con riferimento all’anno 2022. Si tratta di un appuntamento annuale per l’ente ex-AESVI che tiene il polso del settore nel Bel Paese. Gli ultimi 12 mesi (conclusi il 31 dicembre 2022) confermano l’enorme portata del mercato: il giro di affari si assesta su 2,2 miliardi di euro. Sebbene il numero appaia enorme – e lo è, in effetti – va notata una contrazione rispetto all’anno precedente (-1,2%, precisa IIDEA).

Nel dettaglio, a farla da padrona sono gli acquisti di software che contribuiscono per 1 miliardo e 791 milioni di euro. La vendita di hardware (con particolare riferimento alle console di nuova generazione) si assesta sui 409 milioni di euro (-7,7% rispetto al 2021). Una difficoltà che IIDEA attribuisce soprattutto alle difficoltà di approvvigionamento che hanno insistito fin dal lancio dell’ultima generazione PlayStation e Xbox e fino alla fine dello scorso anno.

“A subire un ridimensionamento sono principalmente le vendite di software digitale console e PC (-1,7%) e app (-1,3%), che insieme valgono l’84,3%, mentre le vendite di software fisico, che pesano il 15,7%, crescono del 5,2%, anche per effetto del ritorno nei negozi al dettaglio post emergenza” afferma IIDEA nel suo comunicato.

In decrescita anche il numero di videogiocatori col passaporto italiano. Sebbene a livello globale si contino circa 3,7 miliardi di gamer, l’Italia contribuisce con appena 14,2 milioni di persone di età compresa tra i 6 e i 64 anni. Anche qui registriamo una contrazione. Quello del 2022 è un dato che conferma lo stesso trend già registrato nel 2021 (i 15,5 milioni di gamer del 2021 erano meno dei 16,7 milioni di cui si parlava nel 2020).

IIDEA ha dato anche una breve descrizione di chi utilizza videogiochi in Italia. Del campione preso in esame, l’80,9% è rappresentato da persone maggiorenni, il resto ha meno di 18 anni. L’età media è appena inferiore ai 30 anni. Interessante anche il dato della divisione per genere: si mantiene un certo equilibrio tra uomini e donne che usano i videogame. I primi rappresentano il 58% del campione, le donne il 42%.

Significativo l’aumento dei professionisti del settore, sono 2400 nel 2022, +50% rispetto al 2021 quando erano appena 1600. “L’83% ha meno di 36 anni, mentre uno su quattro è donna. Il 77% del fatturato deriva dal mercato B2C (+9%), mentre per il 75% dei developer italiani il PC resta la piattaforma preferita di sviluppo: seguono mobile (50%) e console (40%)”. Non è l’unico dato in crescita quando si fa riferimento alla produzione. Crescono le dimensioni delle imprese, sempre più le PMI che operano nel settore, circa il 40% del totale. Cresce anche il fatturato generato da queste aziende, che si assesta tra i 130 e i 150 milioni di euro nel solo 2022, un +30% rispetto a quanto fatto l’anno precedente.

Fonte: IIDEA