PlayStation Spartacus, il misterioso servizio ad abbonamento con cui Sony Interactive Entertainment intenderebbe rispondere a Xbox Game Pass Ultimate, sarà svelato la settimana prossima, afferma Jason Schreier. La penna di Bloomberg ha infatti affermato che Sony Group Corp. si sta preparando a lanciare un nuovo abbonamento videoludico.
Questo sistema sarebbe la risposta a Xbox Game Pass Ultimate, e unirebbe sia il PlayStation Plus che il PlayStation Now. La risposta era inevitabile, soprattutto a fronte dei 25 milioni di abbonati attualmente iscritti a Xbox Game Pass, PC Game Pass e Xbox Game Pass Ultimate.
Sony sarebbe pronta a rispondere con un PlayStation Spartacus che presenterebbe, al lancio, diversi titoli recenti. Purtroppo non sono noti i titoli in questione, essendo tutto molto riservato, ma il parco titoli comprenderebbe sia giochi usciti da poco che titoli classici della storia PlayStation.
La versione più costosa di questo abbonamento, stando a un documento ottenuto dalla stessa Bloomberg, offrirebbe anche benefici unici quali demo estese e la possibilità di giocare in streaming. Purtroppo per gli utenti PlayStation, però, ci sarà una grossa differenza con Xbox Game Pass.
Sony sembrerebbe infatti non intenzionata a introdurre, nel suo servizio, le esclusive al lancio. Non aspettatevi dunque un God of War Ragnarok pubblicato al Day One sia su PlayStation Spartacus che nei negozi. Si tratta di una posizione di assoluto svantaggio per Sony, soprattutto nell’anno in cui Microsoft si appresta a mettere a un costo irrisorio Starfield su Xbox e PC Game Pass.
L’arma di Sony, però, potrebbe risiedere nel prezzo. Al colosso giapponese converrebbe infatti optare per un prezzo di lancio notevolmente aggressivo e favorire la conversione da PlayStation Plus a PlayStation Spartacus, esattamente come accade con Xbox Live Gold che viene convertito in Xbox Game Pass Ultimate al costo di un cornetto.
E voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti come sempre. Nel frattempo ricordiamo che un analista di Ampere, Piers Harding-Rolls, non ha molta fiducia in questo tipo di abbonamenti.
Fonte: Bloomberg