L’importanza dei nuclei
Come intuibile anche dal nome del gioco, i nuclei sono l’elemento centrale della trama e del gameplay di ReCore. Esistono due tipi di nuclei: quelli colorati servono per potenziare i nostri alleati robotici tramite un classico tavolo da lavoro, mentre quelli prismatici sono da usare come chiavi.
Ricollegandoci alle meccaniche shooting, i nemici possono essere sconfitti normalmente esaurendo la relativa barra dell’energia, oppure estraendone i nuclei dopo averli pesantemente indeboliti. Nel primo caso la ricompensa consiste in parti di ricambio per i compagni robot, nella seconda ipotesi verremo ricompensati con i nuclei colorati. Mentre i pezzi di ricambio vengono montati direttamente sui robot, i nuclei possono essere impiegati per alzare alcune statistiche dei nostri amici, come difesa e attacco.
Come intuibile anche dal nome del gioco, i nuclei sono l’elemento centrale della trama e del gameplay di ReCore.
La meccanica di estrazione dei nuclei è gestita tramite click della levetta destra, da usare con estrema attenzione con i nemici. Innanzitutto perché quando si è contro numerosi avversari, è facile essere colpiti durante l’estrazione, inoltre è anche necessario scegliere il momento giusto per farlo. Se lanciamo il rampino senza aver indebolito i nemici, gli stessi respingono infatti la mossa, causandoci danni. La fase di prelevamento dei core è gestita con la direzione della levetta destra, da dosare con cura onde evitare la rottura del cavo.
Nonostante la struttura open world di ReCore, la progressione ci è parsa fin troppo lineare, almeno fino un certo punto. La mappa è costellata di dungeon, utili a ottenere progetti, parti di ricambio per i compagni e i già citati nuclei prismatici utili a proseguire. Per quanto sia insito in questa struttura vecchia scuola, non ci è piaciuto il fatto che siamo stati costretti a completare a forza la quasi totalità di queste zone secondarie per poter terminare il gioco.