Resident Evil 4 Remake ha finalmente fatto il suo debutto su PC e console da poche ore. Digital Foundry ha già messo questo nuovo imponente rifacimento sotto all’attenta lente d’ingrandimento che la contraddistingue. Il giudizio della redazione? Capcom ha di nuovo fatto centro, ma permangono alcuni problemi già notati nella demo.
Il video in questione rimanda immediatamente a questi piccoli e fastidiosi errori presenti sulle console di nuova generazione. Problemi che rischiano di inficiare un’esperienza di gioco altrimenti senza sbavature. Su PlayStation 5, John Linneman ha infatti notato una discrepanza nella performance mode rispetto alla versione Xbox Series X, che sembrerebbe portare la console Sony a elaborare il gioco con una risoluzione inferiore rispetto alla controparte Microsoft.
D’altro canto, la versione Xbox sembrerebbe soffrire di un inconsueto problema con la deadzone degli analogici e con la loro latenza negli input, che potrebbe risultare assai frustante nel lungo andare. Altri piccoli problemi riguardano invece l’opzione grafica dei capelli denominata “hair strand”, che restituisce una chioma più realistica dei personaggi al prezzo di un calcolo dell’illuminazione completamente errata. Secondo Digital Foundry, per ora l’attivazione di tale settaggio è da evitare.
Parlando invece dei pregi di questo Remake – e non sono pochi – John si dice assolutamente stupito in senso positivo dei grandi “rimaneggiamenti” che sono stati fatti per rendere Resident Evil 4 più coerente e logico. In particolar modo sono state effettuate pesanti modifiche alla prima sezione del gioco, ricostruita da zero in maniera più intelligente, giocosa e affascinante.
Una volta arrivati al primo villaggio ci si rende però conto del balzo tecnologico fatto con questo RE Engine, che riesce nuovamente a far risplendere tutti gli asset grafici ricreati dai 3D artist di Capcom. Qui le differenze sono più subdole, ma il salto generazione si nota tutto: dal modello di Leon in altissima risoluzione, compreso lo storico cappotto in pelle, fino ad arrivare ai fatiscenti edifici della cittadina rurale spagnola.
Digital Foundry passa poi al capitolo combat system, anche in questo caso svecchiato ma senza snaturare troppo l’anima di quello che rimane tutt’oggi uno dei Resident Evil più affascinanti. Oggi il nostro Leon potrà muoversi più agilmente, sparare e mirare in movimento e accucciarsi per sbarazzarsi degli ignari nemici da dietro. Un bel passo in avanti, che però viene compensato da nemici più ostici, numerosi e difficili da far fuori.
Rimangono ovviamente le consuete azioni che hanno reso questo capitolo così amato, come la possibilità di scavalcare qualsiasi recinzione, quella di oltrepassare quasi qualsiasi finestra e quella di abbattere le scale dei nemici in procinto di assaltare la nostra posizione. Insomma, il gameplay è rimasto pressoché identico, al netto di qualche dovuto miglioramento che riesce a svecchiare il gioco senza renderlo fin troppo differente!
In conclusione John Linneman si dice assolutamente estasiato da questo terzo remake di Capcom, riuscita nell’intento di riportare in auge un capolavoro senza tempo, modificandolo e riportandolo al passo coi tempi, ma senza mai snaturarne l’anima. Un lavoro assolutamente eccellente e prodigioso, che giustifica pienamente l’acquisto anche a prezzo pieno!
In futuro non mancheranno poi le comparison di Digital Foundry tra tutte le piattaforme che supportano il titolo, così come gli interessantissimi approfondimenti tecnici che non mancheremo di riportare sul sito.
Ricordiamo che l’AnalistaDeBits ha già fatto un’ottima comparativa tra questa versione del 2023 e quella originale GameCube del 2005, che vi consigliamo di vedere! Per sapere invece cosa pensiamo noi del titolo, non potete mancare di leggere la nostra recensione per PlayStation 5!
Fonte: Digital Foundry