Resident Evil 7: Biohazard – Recensione

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Dovrei avere quella testa… da qualche parte

Proprio come i film in 3D anche Resident Evil VII si gioca tutte le sue carte con “furbizia”, contando sul fatto che il giocatore, grazie al visore sia lì “presente”. Non potrete sottrarvi agli orrori che Koshi Nakanishi e il suo team hanno “cucinato” per voi, se non chiudendo gli occhi! Perché l’intera esperienza di gioco, al di là delle dichiarazioni di circostanza, è stata costruita in modo fin troppo certosino proprio per soddisfare le esigenze di una fruizione in VR. Per la prima volta mi sono trovato a distogliere lo sguardo quando, sapendo di essere in trappola, giù per una scala buia, mi attendevo da un momento all’altro l’attacco di un essere terrificante… E ho provato vera paura!

Come dicevo in apertura ci ho giocato anche senza VR, apprezzando un survival horror sicuramente più “canonico”, ma non per questo meno coinvolgente. E anzi godendomi appieno la grafica 4K e HDR di PlayStation4 Pro. Ma sentivo che mi mancava qualcosa… ossia la libertà di poter fare ciò che volevo!

Non potrete sottrarvi agli orrori che Koshi Nakanishi e il suo team hanno “cucinato” per voi, se non chiudendo gli occhi!

Resident Evil VII in VR si trasforma. Non è solo una questione di immersione. Ma anche di profondità dell’esperienza di gioco. Come paragonare una lettura superficiale ad un “approfondimento”. In VR non ci sono “limiti”, tipo i vincoli rigidi di visuale che ci sono in modalità normale. Potremo quindi avvicinarci ai vetri delle finestre per osservare l’esterno della casa. Sbirciare tra due assi fissate male. O sorvegliare gli spostamenti di un nemico e perfino sparargli da dietro un angolo. Le dinamiche di gioco vengono stravolte! E Capcom ha svolto un lavoro straordinario nel rendere credibile e coerente questa modalità. Non vi troverete ad attraversare gli oggetti con la testa; semmai lo schermo andrà a “nero”. E anche scrutando negli angoli più reconditi troverete sempre qualcosa di sensato, “oltre”…. Un lavoro immane e certosino, di costruzione ma anche di verifica. Indispensabile a garantire quella coerenza che va a tutela del senso di immersione. Sorprendente a maggior ragione perché il supporto VR è stato inserito a sviluppo del gioco già iniziato!

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto:
9.5
resident-evil-7-biohazard-recensione<b>PRO</b><br> - Il survival horror più terrificante di sempre!<br> - Trama eccezionale<br> - Ambientazione coinvolgente<br> - Varietà del gameplay<br> - Si può giocare anche in VR!<br> - E’ in tutto e per tutto Resident Evil<br> <b>CONTRO</b><br> - Alcune sbavature sul fronte della grafica<br> - Avremmo gradito più opzioni “furtive”, in stile Outlast<br>