Ride 5: né troppo Sim, né troppo Arcade. Recensione (PS5)

Siamo tornati in pista con il nuovo capitolo della serie Milestone. Beh, che dire, promosso!

ride 5 recensione milestone

La moto, un oggetto irrazionale, instabile, insicuro, pericoloso… capace di regalare emozioni uniche ed indescrivibili. Ogni appassionato di moto lo sa, il proprio mezzo è come un destriero, fedele ma con il proprio carattere e domarlo, non sempre è facile. Ogni curva, ogni movimento in sella racconta la storia di un rapporto speciale tra il pilota ed il suo mezzo. Quando nel 2015 Milestone ha lanciato sul mercato il primo episodio di Ride, tanti appassionati hanno gioito della possibilità di lanciarsi a tutto gas con la riproduzione virtuale della propria moto. Siamo nel 2023, a 3 anni dall’uscita di Ride 4, e finalmente possiamo parlarvi in maniera completa di Ride 5, il nuovo atteso capitolo di questo franchise tutto made in Italy.

milestone ride 5

Come già riportato in sede di anteprima, in Ride 5 la filosofia della saga è rimasta inalterata. Abbiamo a tutti gli effetti a che fare con un vero e proprio Gran Turismo motociclistico. Oltre 200 eventi, 20 costruttori, 44 circuiti e più di 270 moto tutte personalizzabili non solo dal punto di vista estetico ma anche meccanico con modifiche che avranno effetto sulle moto e sul loro comportamento su strada. Unica pecca, le moto in questione sono tutte moto naked o sportive. Se come il sottoscritto avete un enduro stradale come l’Aprilia Tuareg 660, la Honda Africa Twin, la Ducati Multistrada o la BMW GS, purtroppo non potrete salirci virtualmente in sella e correrci su asfalto o su sterrato.

Cosa cambia tra Ride 5 e il capitolo precedente?

Fatta questa doverosa premessa, è bene sottolineare da subito che le differenze tra Ride 4 e Ride 5 ci sono e si vedono. La prima riguarda le piattaforme a cui è diretto. Ride 5 è infatti uscito solo su PC, PlayStation 5 e Xbox Series XIS. Questo ha permesso di avere un comparto grafico che, finalmente, raggiunge la qualità che ogni appassionato si aspetterebbe. Sia chiaro, i paesaggi non sono ancora ben realizzati (anche se le nuvole volumetriche fanno il loro effetto), ma tutto il resto è di ottima fattura. I riflessi sulla moto e sul terreno, specie quando piove o si è di notte, sono decisamente ben realizzati. Il tutto, almeno su PlayStation 5, gira fluido a 60 FPS senza alcuna incertezza.

La seconda differenza riguarda la modalità carriera la cui struttura cambia drasticamente introducendo una sorta di comparto narrativo intermezzato anche da alcune cut-scene.

La terza ed ultima differenza risiede nella netta diminuzione di circuiti basati su ambienti cittadini. Mancano infatti sia lo storico circuito di Macao sia diversi ambienti montani o cittadini (come il circuito di Milano presente nei precedenti capitoli). Magra consolazione, la presenza della North West 200.

Non solo rinunce

ride 5 milestone recensione

Come anticipato, la struttura di gioco di Ride 5 ha subito delle modifiche che la rendono più stabile, solida e completa. La modalità carriera rappresenta sempre il fulcro dell’esperienza ma questa volta essa non presenta alcun sistema di patenti. Essa è chiamata “From zero to hero” e, una volta caratterizzato esteticamente il proprio alter ego virtuale, chiama gli utenti a scegliere il continente da cui partiranno per la propria scalata alla classifica dei migliori piloti del mondo per poi a tirar giù la visiera dando tanto tanto gas. Quattro i capitoli della campagna: Giù la Visiera, Ambizione Bruciante, A Tutto Gas, La Strada per la Vittoria. Ognuno di essi è composto a propria volta da una sequenza di eventi singoli che possono includere più gare di diverso tipo. Tutto questo dona a Ride 5 la percezione di avere a che fare con un percorso simcade solido e dinamico.

Lato gameplay, Ride 5 rappresenta l’ennesima dimostrazione di quanto Milestone sia capace di realizzare questo genere di titoli. Ad ogni nuova uscita, il team italiano riesce a migliorarsi e ad affinarsi. Se avete amato i precedenti Ride, con il quinto capitolo vi troverete di nuovo a casa. Pad alla mano, il feeling è totale. Bastano pochi giri per iniziare a capire come far fare alla moto quello che si vuole. Chiaramente, come è giusto che sia, tra questo ed il guidare come dei veri professionisti ci passano diverse ore di allenamento oltre che tante vittorie.

La natura arcade, ovviamente, rimane. Fatta eccezione per quando si disattiva ogni aiuto, il gioco risulta quindi esser permissivo, specialmente quando si esce di strada, si entra in curva con i freni tirati, si spalanca il gas a moto piegata. Per non parlare poi del sistema delle collisioni, decisamente da rivedere qualora si volesse realizzare un simulatore di guida. Sia chiaro, nulla di esagerato, specie se ci si sofferma sulla tecnica necessaria per frenare.

Se si osserva infatti quanto e come lavorino i freni ed il loro effetto sulla dinamica del veicolo, ci si accorge di quanto importate sia usare il freno posteriore quando ci si trova a centro curva e quanto i freni anteriore lavorino meglio nel momento in cui si è stati capaci di abbassare il retrotreno e mandare in pressione il liquido dei freni con una prima strizzata alla leva del freno anteriore.

ride 5

E che dire del motore fisico capace di calcolare in tempo reale l’eventuale livello di asciugatura o di bagnatura della pista. Qualora in gara dovesse venire a piovere, la pista si bagnerà infatti gradualmente in base all’intensità della pioggia e, esattamente come nella realtà, i punti della pista in cui le moto passeranno più spesso, offriranno più grip. Ovviamente, nel momento in cui dovesse smettere di piovere, essa si asciugherà gradualmente.

La volontà di Milestone di puntare ad un pubblico meno dedito ai simulatori si fa notare anche dalla presenza di appositi aiuti alla guida in grado di avere un notevole impatto persino quando si sterza, con le moto che, talvolta, sembra si buttino in piega da sole. Immaginatevi la scena: prendete il pad iniziate a giocare e la moto si muove da sola, senza aver ricevuto alcun vostro input.

Va infine segnalata l’intelligenza artificiale degli avversari, ancora concettualmente datata, con i vari piloti che seguono linee predeterminate senza curarsi di chi gli sta davanti ed entrando dunque in collisione.

Né troppo Sim, né troppo Arcade. A voi la scelta

Che siate dei puristi del genere o dei totali neofiti, troverete quindi un gioco assolutamente fruibile ed appagante. Ovviamente, se siete dei fanatici dei simulatori, in Ride 5 troverete dei compromessi che potrebbero farvi storcere non poco il naso. Per quanto mi riguarda, però, si tratta di una scelta azzeccata in quanto permette una maggiore personalizzazione del modello di guida ed apre il gioco ad una maggiore platea di utenti.

Per quanto concerne i contenuti, Ride 5 ne è assolutamente ricco. Ci sono le gare singole che possono essere normali, di resistenza e le prove a tempo. C’è la tanto richiesta modalità split-screen ed ovviamente il multiplayer online che, è bene sottolineare, presenta il cross-play sia tra PlayStation 5, che tra Xbox Serie XIS, mentre su PC tra le piattaforme Steam ed Epic Game Store. C’è poi la possibilità di modificare le condizioni di luce scegliendo tra alba, mattino, pomeriggio, tramonto, notte, l’orario di inizio dell’evento. Il meteo, infine, può esser fisso (si ha in questo caso la possibilità di sceglie tra sereno, nubi sparse, nuvoloso, coperto, pioggia leggera, piovoso) oppure dinamico con un ciclo che è personalizzabile.

In conclusione

RIDE 5 MILESTONE

Ride 5 è quanto di meglio il mondo dei videogames possa offrire nell’ambito del motociclismo arcade. Dopo più di 20 ore di gioco, ancora non riesco a smettere. Milestone ha fatto un lavoro che non è eccellente solo per via di un paio di sbavature del tutto trascurabili. I lati negativi, se così si vogliono chiamare, riguardano infatti quel pizzico di simulazione che, da purista del genere, avrei voluto, nell’assenza di poter guidare le moto anche off-road (Milestone realizza anche MXGP, quindi una componente crossistica avrebbe potuto esser inserita) e nella riduzione dei circuiti cittadini. Quanto tali difetti pesino, lo lascio decidere a voi. Per me, non abbastanza da impedirmi di acquistare questo fantastico titolo.

A tutto questo dovete però aggiungere un ottimo comparto grafico, una buona varietà di contenuti ed un’integrazione con il controller DualSense di PlayStation 5 decisamente ben realizzata. In questo senso, se avete sia la piattaforma Microsoft che quella Sony, il consiglio è di acquistare Ride 5 su PlayStation 5. L’importante però è che lo acquistiate perché non ve ne pentirete!

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
9
ride-5-ne-troppo-sim-ne-troppo-arcade-recensione-ps5Pro: Ottimo gameplay; Accessibilità; Comparto grafico; Comparto sonoro; Contro: Sistema di collisioni; Intelligenza artificiale; Qualche contenuto mancante;