Si può fare un PC da gioco (quasi) al prezzo di una console?

Da quando esiste il videogioco si è sempre discusso quale sia la piattaforma di riferimento, ovvero PC (con i vari nomi che hanno avuto negli anni passati) o Console. In questa analisi non cercheremo di dare un giudizio sulla guerra tra le due piattaforme, ma andremo ad analizzare se ad oggi, complici un aumento considerevole delle prestazioni e un crollo generale dei costi, si possa andare ad ottenere un sistema Windows con la spesa di una console (o poco più).

Sebbene sia fuori di dubbio che il rapporto prezzo/prestazioni sia sempre a favore delle varie PS4 o Xbox della situazione, nel campo PC abbiamo la possibilità di acquistare titoli a prezzi estremamente favorevoli già al day-one, senza contare in un’offerta di bundle alle volte a prezzi irrisori per prodotti fino a pochissimi mesi prima ritenuti delle tripla-A. Vediamo dunque se un’alternativa è possibile, e in che modo.

Configurazione e acquisto

Abbiamo ragionato su una configurazione “da salotto”, pensata per collegarsi al TV buono di casa e non al solito monitor da scrivania, pensiero che comunque è in linea con la filosofia console, ovvero “la televisione o l’avete o ve la comprate a parte”, quindi nei costi non vi è contemplata la periferica di visualizzazione. Per questioni estetiche e di spazio la scelta è ricaduta su un sistema Mini-ITX.
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Il sistema è alimentato da una unità Itek 500W, più che sufficiente alle nostre esigenze e dal prezzo estremamente contenuto.

Come piastra madre abbiamo optato per una ASrockH61MV-I, basata sul collaudato Chipset Intel H61 e socket LGA1155. Un buon prodotto, che ovviamente si adatta alle nostre esigenza ma senza avere grandi possibilità di gestire un elevato numero di componenti collegati. Passando poi alla CPU la scelta, per via di una limitazione imposta dal budget dedicato alla prova, è ricaduta su un Intel I3-3240 Boxed, con dissipatore originale in configurazione half-size, un processorebasato su Ivy Bridge con clock di 3.4Ghz. I due socket per le memorie sono stati occupati da un kit 2X4Gb Corsair, serie Vengeance Blue con clock 1.600Mhz. Per quanto leggermente più costosa di normale ram bulk, la compatte dimensioni del case e un conseguente minor ricircolo d’aria, ci hanno fatto preferire le Corsair, le quali offrono delle estese piattine di dissipazione.

Dai test condotti appare chiaro fin da subito che la qualità si attesta un gradino sopra a quello che possono offrire le console in questo momento.

Discorso a parte lo merita la GPU. Sebbene su fascia bassa AMD disponga di soluzioni performanti, le temperature più alte che i chip raggiungono hanno fatto propendere per nVidia, installando dunque una Asus GTX-750ti OC. Soluzione che vedremo in seguito permette ottime prestazioni a prezzo interessante, mantenendo livelli di calore assolutamente accettabili. Basata sulla primissima iterazione del chip Maxwell, e dotata di 2Gb di RAM, la versione OC ha un ottimo dissipatore corredato di doppia ventola, e va a occupare due slot sul retro del case, unici per altro a disposizione.
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L’hard disk, per un discorso puramente prestazionale, è un SSD 840 Evo da 250Gb. Anche se per questioni meramente monetarie avremmo dovuto montare un disco meccanico (più capiente e molto meno costoso), il boost al sistema è tale da giustificare l’esborso. Completa le periferiche SATA installate un onesto masterizzatore DVD LiteOn.
Il sistema è alimentato da una unità Itek 500W, più che sufficiente alle nostre esigenze e dal prezzo estremamente contenuto.

Sebbene su fascia bassa AMD disponga di soluzioni performanti, le temperature più alte che i chip raggiungono hanno fatto propendere per nVidia, installando dunque una Asus GTX-750ti OC.

Per quanto riguarda il case, il prodotto in cui abbiamo installato il tutto è un Cooler Master Elite 130, capace di ospitare schede video full size e dual slot. Presenta una ventola laterale da 80mm per l’estrazione, e una in immissione da 120mm, che può essere sostituita per l’installazione di un radiatore di pari dimensioni per soluzioni di raffreddamento a liquido. Inoltre prevede l’alloggiamento di un alimentatore ATX, eliminando qualunque necessità di rivolgersi al mercato ITX, ben più costoso a parità di wattaggio.
Il sistema operativo è Windows 7 Home 64bit OEM, la versione apposita da installare su PC nuovi.
Come periferiche abbiamo optato per un kit Wireless Microsoft Desktop 800 e un pad USB Microsoft Xbox 360.

Riepiloghiamo dunque i costi della nostra configurazione (tratti da Amazon, ma recuperabili parimenti, e a volte con costi minori, da portali specialistici):
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Acquistando i giochi…

A questo punto pare evidente che il costo ha superato di un 275 euro quello di una console, ma se da un lato ciò è corretto, dall’altra in entrambi i casi ci troveremo di fronte a due scatole “vuote”, ovvero senza quei giochi che giustificano l’acquisto di una piattaforma ludica.
Tralasciamo dunque qualunque discorso inerente alle maggiori possibilità offerte da una piattaforma PC in ambito lavorativo o di semplice fruizione della rete (fuori di dubbio nemmeno comparabili con le limitazioni delle attuali console) per concentrarci sulla vera differenza tra le due proposte, ovvero il costo dei giochi.

Per esemplificare, su piattaforma Windows ci sono parecchie piattaforme di acquisto digitale diverse, ognuna con variegate offerte anche sui titoli di lancio. In questa sede opteremo per 3 titoli di assoluto richiamo, i cosiddetti “tripla A”, lasciando indietro tutto il sottobosco indie. Per la comparazione utilizzeremo un sito aggregatore per la ricerca di key in vendita al miglior prezzo, ovvero allkeyshop.com, ma ce ne sono altri. Il consiglio è sempre quello di monitorarli prima di fare un eventuale acquisto.

Vediamo in una breve tabella riassuntiva:
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Non siamo andati oltre, diventa ancora più pesante il divario se si vanno a prendere titoli di minor successo o più vecchi, dove su console otteniamo un prezzo medio di 25 euro contro i 3-4 euro della controparte PC. Lasciamo inoltre fuori dalle discussioni, come già accennato pocanzi, tutto il discorso bundle a offerta libera.
Per riassumere, il costo iniziale maggiore di un computer da gioco può essere recuperato in una decina di giochi, calcolando un risparmio di € 25 di media a titolo, su un prezzo che si aggira sempre attorno ai 60 euro. Dopo 11 acquisti, avremo un sostanziale pareggio andando a recuperare circa 275 euro.

Prestazioni
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Fin qui ci siamo limitati ad analizzare la parte puramente economico, ma cosa succede quando andiamo a testare con mano i giochi?
Il sistema è stato collegato sia a un monitor Asus MX293H 5ms che a una TV Sony W8 50” con tempo di risposta di 17ms, entrambi con pannelli FullHD (1920*1080). Sebbene da un lato la pulizia grafica generale del monitor si fa sentire, dall’altro la distanza di gioco comprensiva di bonus divano pareggia le due postazioni. Le dimensioni del case ci hanno permesso di metterlo sul mobile della sala accanto all’amplificatore dell’impianto multicanale senza per questo rovinare l’aspetto estetico generale del soggiorno. Inoltre abbiamo puntato non tanto ai 60fps, ma ai 30 solidi, utilizzando impostazioni superiori a quelli delle controparti console. In ogni caso se si volesse aumentare il frame rate, agendo sulle impostazioni non è una meta irraggiungibile.
Per comparazione abbiamo preso le prestazioni degli stessi titoli anche su piattaforma Sony, preferibile a quella Microsoft per via della risoluzione FullHD costanti.

The Witcher 3
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Il primo titolo provato è stato The Witcher 3 – Wild Hunt, uno dei successi del momento.
Per simulare il setup di PS4 abbiamo impostato la risoluzione a 1920*1080, e preso come riferimento la corsa a cavallo iniziale, scena piuttosto su binari e quindi ripetibile.Le impostazioni sono state tutte settate su dettagli medi, compresi gli effetti di post-processing, ottenendo una qualità grafica complessivamente superiore alla controparte console.
Dai nostri test si evince un minimo di 27 FPS e un massimo di 38 FPS, con una media solida di 32FPS, quindi una fluidità maggiore e, soprattutto, più stabile rispetto alla controparte Sony.
Su PS4, infatti, esiste un cap a 30fps, che spesso non viene mantenuto e causando drop fino a 20. Inoltre le impostazioni console sono equivalenti ai dettagli bassi su PC.

Shadow of Mordor
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Il gioco ambientato nel mondo del signore degli anelli ha ottime prestazioni generali, e una resa visiva di buon livello. Per i test abbiamo utilizzato il benchmark integrato, impostando gli effetti su High, quindi con una resa visiva decisamente superiore all’equivalente console.
In questo caso abbiamo ottenuto una media di ben 47 FPS, con un picco minimo di 27 e massimo di 187. In questo caso visti gli sbalzi di picco non li prenderei in considerazione, ma il titolo si gioca con fluidità, e con un minimo setup si può tranquillamente arrivare ai 60 FPS con una resa grafica ad ogni modo di livello.
La controparte console, PS4 in particolare, offre un dettaglio tra i medi e gli alti, ma con frame lock a 30fps.

Dying Light
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Il titolo di Techland possiede una delle migliori grafiche in soggettiva dell’ultimo periodo, e lo abbiamo scelto come rappresentante dei giochi in prima persona per le ampie visuali di spazi aperti che presenta. Abbiamo settato la qualità grafica con un livello medio (Balanced).
Il benchmark è stato testato dal momento in cui si prende il controllo del personaggio fino al balcone dove si incontra il capo per la prima volta (con la splendida vista sulla città) e in una successiva fase di combattimento.
Facendo una media dei risultati otteniamo un frame medio di 34FPS, con minima di 28 e massima di 64 (per lo più nei corridoi e in zone dove la quantità di poligoni da renderizzare è minore). Assolutamente godibile come esperienza e, anche in questo caso, scendendo di dettaglio si arriva molto vicini ai 60fps pur mantenendo un aspetto estetico gradevole. L’equivalente console raggiunge i dettagli bassi della versione PC e anche in questo caso la frequenza di aggiornamento è bloccata a 30fps

Wolfenstein – The Old Blood
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L’ultima iterazione del classico iD per Bethesda offre una grafica di ottimo livello, e una programmazione eccellente, complice anche il motore di gioco ormai ben rodato.
In questo caso ci siamo spinti subito a dettagli alti, ottenendo un convincente 59FPS di media, con picchi oltre i 62 e cali mai sotto il 51. Un ottimo risultato, che non lascia spazio a ulteriori valutazioni.
Anche sul fronte console, piattaforma Sony, la velocità è similare, ma le impostazioni sono l’equivalente di un setup medio.

3D Mark Fire Strike
Per quanto ormai i test sintetici lascino il tempo che trovano, abbiamo voluto provare anche un classico Fire Strike, per capire dove andavamo a cadere. Il risultato di 3848 punti è perfettamente in linea con le aspettative, ma soprattutto abbiamo potuto vedere sotto massimo sforzo le temperature generete, e il dato di picco di 60° per la GPU e di 50° per la CPU sono estremamente confortanti, a riprova che il Maxwell ha una gestione veramente ottimale in questo ambito, e che il dissipatore stock della CPU è più che adatto al carico di lavoro a cui la stessa è sottoposta.

Un occhio al futuro
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In definitiva la soluzione qui proposta può essere senza ombra di dubbio una valida alternativa alle console attuali.

Dai test condotti appare chiaro fin da subito che la qualità si attesta un gradino sopra a quello che possono offrire le console in questo momento. Ma se adesso superiamo già la qualità a video delle console currentgen, tra un anno? La situazione in questo caso si fa interessante.
Tutto il PC è infatti largamente upgradabile sostituendo i tre componenti base (RAM, SVGA, CPU) con prodotti più performanti. In particolare il più soggetto a miglioramenti è il comparto grafico, scelto con un occhio al budget in questa sede. Analizzando l’andamento passato in quanto a incrementi prestazionali rapportati al costo, un top di gamma attuale nel giro di un anno può arrivare a costare un paio di centinaia di euro, e considerando il target del FullHD come risoluzione di riferimento, permetterebbe con un minimo esborso di incrementare considerevolmente le prestazioni ludiche.
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In definitiva la soluzione qui proposta può essere senza ombra di dubbio una valida alternativa alle console attuali, con tutti i pro che porta una configurazione Windows, con la sola pecca di non poter far girare le esclusive, cosa che per altro si ci trova comunque da affrontare scegliendo una tra le proposte Sony o Microsoft.