Iter concluso. Il Parlamento Europeo approva in via definitiva l’adozione di uno standard universale dei caricabatterie di Smartphone, laptop e Tablet. Dal 2024 tutti dovranno adottare USB Type-C per i loro battery charger. Apple, ad esempio, dovrà dire addio alla tecnologia proprietaria Lightning. A inizio mese il primo passo. Adesso l’ultimo step della procedura che impegna i produttori ad adattarsi.
La notizia, giunta con un comunicato stampa ufficiale riportato anche sul profilo del consiglio Europeo, ci informa come l’adozione dello standard sarà obbligatoria. Verrà dato il tempo necessario ai produttori per adattarsi alle nuove normative. A partire dal 2024 – presumibilmente dall’ultimo trimestre, nda – però smartphone, tablet, laptop e persino cuffie headset bluetooth dovranno obbligatoriamente montare una porta di ingresso Type-C per la ricarica.
Non si tratta dell’unica novità a tutela del consumatore. Con la stessa normativa verrà introdotta la possibilità per gli utenti di scegliere se effettuare l’acquisto di un prodotto facendo “escludere” il caricabatterie dalla confezione ovvero acquistarlo a parte nel caso in cui non se ne abbia uno a disposizione. In questo modo, spiega il documento che abbiamo allegato in fondo, non solo si potrà risparmiare denaro nel caso si possieda già un cavo di ricarica adatto ma si ridurrà l’impatto ambientale riducendo il numero di charger prodotti. Verranno introdotti anche dei fogli illustrativi di facile lettura per indicare la compatibilità di voltaggio e le prestazioni di ricarica degli apparecchi.
Sulla questione si è espresso Jozef Sikela, Ministro Europeo per l’industria e il commercio. “Tutti in casa abbiamo almeno tre caricabatterie. Cercare quello giusto, a casa o al lavoro, può essere particolarmente fastidioso. Ancora più importante, da questi dispositivi, ogni anno, saltano fuori 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici. Avere un solo caricabatterie che vada bene per una moltitudine di dispositivi può aiutare a ridurre gli sprechi di tempo e denaro oltre a ridurre l’impatto ambientale”.
Fonte: UE