Hazelight Studios, dopo il GOTY ottenuto nel 2021 con It Takes Two, ha colpito ancora lanciando un’altra perla: Split Fiction. Il gioco ha conquistato sia i videogiocatori che la stampa, tra cui una entusiasta Digital Foundry che, nella sua analisi tecnica, ha definito il gioco tecnicamente eccezionale su qualsiasi piattaforma, senza alcuna eccezione. Che si tratti del più potente dei PC, di una PlayStation 5 Pro o anche della modesta Xbox Series S, l’ultima fatica firmata Josef Fares riesce a risultare godibilissima e priva di grosse incertezze.
Digital Foundry ha in particolare lodato l’incredibile ottimizzazione del titolo, cosa non scontata dal momento che si tratta di Unreal Engine 5, un motore grafico che sia su console che su PC ha sempre creato qualche grattacapo, tanto da creare un malcontento generale attorno al motore grafico di Epic Games. Tra i motivi dietro la leggerezza del titolo Hazelight Studios troviamo la scelta, da parte dello studio stoccolmese, di non usare tecnologie quali Lumen e Nanite.
Split Fiction spinge piuttosto su un’eccezionale art direction e su un’illuminazione globale pre-calcolata. Il risultato è un gioco gradevolissimo da vedere e senza particolari stonature, come problemi di pop-in, illuminazione rumorosa, immagine poco definite e altre problematiche che solitamente si sono viste su Unreal, ultimo caso STALKER 2: Heart of Chornobyl. Ma, in numeri, come se la cavano le piattaforme di Sony e Microsoft?
Su PlayStation 5 Pro, il gioco gira in risoluzione 4K nativa facendo uso del Temporal Anti Aliasing (TAA), mentre su PlayStation 5 e Xbox Series X si scende a comunque dei rispettabilissimi 1800p, sempre nativi. Su Xbox Series S il gioco gira invece i 1080p. Ciò che accomuna tutte queste versioni è la loro capacità di girare a 60fps con una costanza lodevole e mantenendo anche una certa coerenza grafica, tant’è che anche Series S offre un livello di dettaglio degli asset pressoché equivalente a quello delle sorelle maggiori.
Su PC, il team ha usato come banco di test una piattaforma con su montata una NVIDIA GeForce RTX 5090, dunque certamente non il PC usato dal giocatore medio. Nonostante ciò, Digital Foundry è comunque riuscita a farsi un’idea sulle prestazioni, dal momento che il gioco gira a 120fps fissi con piccolissimi cali e in risoluzione 5760x3240p, ottenuta impostando il render scaling al 150% partendo da una risoluzione 4K nativa.
Fonte: Digital Foundry