STALKER 2 Heart of Chornobyl: sviluppare un videogioco durante la guerra, lo racconta GSC Game World

Stalker 2 Shadows of Chernobyl

Lo sviluppo di STALKER 2: Heart of Chornobyl è senza dubbio tra i più difficili dell’industria. Inizialmente, le difficoltà vennero alla luce a causa di problemi di produzione, col gioco che scomparve dai radar per anni. La seconda, grande, interruzione giunse nel febbraio del 2022, quando la Russia invase l’Ucraina dando inizio a una guerra che tuttora prosegue senza soste. Il team, dopo aver interrotto momentaneamente i lavori, ha ripreso con lo sviluppo di STALKER 2, seppur con le dovute difficoltà e anche un’attenta preparazione avvenuta prima dello scoppio effettivo della guerra.

GSC Game World aveva già mostrato alcune immagini sugli orrori della guerra. Il Lead Producer del gioco, Maria Grygorovych, è tornata sulla questione. In un’intervista a distanza concessa a Wired, la Lead Producer ha svelato alcuni retroscena sul contesto pre-bellico e sull’evacuazione. Come spiega Grygorovych, il sentore di un’invasione russa era nell’aria già da diverse settimane, e molti decisero di prepararsi conservando scorte di sopravvivenza e combustibile per prepararsi al peggiore degli scenari. “Gli uffici di GSC erano già muniti di scorte durante l’inverno, con i guidatori pronti per la partenza”, spiega Grygorovych.

“Il piano di evacuazione, con tutti i tempi precisi, era già pronto da tempo”, continua la Lead Producer, spiegando come GSC si fosse di fatto preparata allo scenario peggiore. Come riporta Wired, l’Ucraina è la casa di oltre 200.000 addetti alla tecnologia. La nazione si era affermata come un vero paradiso per gli operatori del settore, con GSC Game World che militava tra le compagnie più avanzate dell’intera nazione, fiera del suo tanto atteso STALKER 2: Heart of Chornobyl.

Nonostante le sempre più stringenti pressioni della Russia, la software house aveva preparato un piano di emergenza e aveva già spostato parte del proprio personale (circa 200 dipendenti con relative famiglie) a Uzhorod, una città al confine con la Slovacchia e l’Ungheria. Altri sono invece stati spostati a Budapest, in Ungheria. Com’è ovvio che sia, l’atmosfera generale era particolarmente tesa ma, al tempo stesso, si avvertiva un senso di “speranza”. La guerra era però nell’aria e, come ben sappiamo, il 24 iniziò l’invasione.

Oltre 500 persone furono evacuate durante le prime fasi dell’invasione, spiega la Lead Producer. Maria Grygorovich ricorda quei giorni come un vero e proprio inferno logistico. “Tutta la ricollocazione è stata un vero caos, un casino totale. Noleggiare un’auto era quasi impossibile, e sia le ferrovie che le stazioni degli autobus erano pieni di persone”. La Lead Producer doveva mettere in salvo anche i propri animali domestici e il proprio figlio, ovviamente confuso dalla situazione. “Mi chiedeva sempre quando saremmo tornati a casa. È ancora relativamente piccolo e certe cose gli sfuggono, e di questo ne sono grata”.

Nonostante il caos, la Software House non è mai entrata nel panico e ha saputo mantenere alta la propria concentrazione. “Necessitavamo di essere estremamente concentrati, ogni secondo. L’ondata emotiva è arrivata solo dopo, a evacuazione finita, ma il pericolo era reale, e con esso la paura. L’atmosfera era tesa a dir poco. Sono successe un sacco di cose folli, probabilmente ci si potrebbe scrivere un libro a riguardo”.

“Quando chiedemmo a uno dei nostri partner un aiuto per l’attraversamento del confine – principalmente trasporti e logistica – siamo stati accolti con un personale armato altamente addestrato da una compagnia di sicurezza privata. Probabilmente ci eravamo espressi male, ma questo livello di accoglienza in realtà ci ha toccato molto”, aggiunge Grygorovich.

Detto questo, non tutto il team è riuscito purtroppo ad abbandonare momentaneamente l’Ucraina. Sono 130 i dipendenti che, per cause di forze maggiori, non hanno potuto lasciare il paese. Alcuni di questi li abbiamo visti in un Tweet pubblicato da GSC Game World. 200 persone sono state ricollocate a Praga, dove ora risiede il Quartier Generale principale della compagnia. I dipendenti desiderano però ritornare a Kiev e lavorare come un tempo su STALKER 2 Heart of Chornobyl. “Tutti vogliono tornare a casa, ma alcune persone purtroppo non hanno più una casa dove tornare. Ogni ucraino ha perso qualcosa durante questa guerra causata dalla Russia”.

STALKER 2: Heart of Chornobyl uscirà nel 2023 in esclusiva console su Xbox Series X e Series S, nonché su PC. Il gioco uscirà al Day One su Xbox Game Pass.

Fonte: Wired