Starfield: l’IA delle battaglie spaziali era troppo avanzata ed è stata depotenziata prima del lancio, ha spiegato Todd Howard

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Le ultime settimane in rete sono state senza dubbio caratterizzate da un argomento che è stato quasi totalizzante, ovvero l’uscita di Starfield. Il nuovo gioco di Bethesda Softwork e la prima nuova IP da 25 anni a questa parte, era piuttosto attesa.

L’accoglienza da parte della stampa è stata piuttosto positiva (qui potete leggere la nostra recensione), pur non venendo elevato a capolavoro assoluto e facendo notare alcune criticità. Più duro invece è stato il pubblico, soprattutto a causa dell’ormai classico review bombing.

Il lancio è andato decisamente bene, con 2 milioni di giocatori in Accesso Anticipato, 6 milioni di giocatori al lancio che poi sono cresciuti fino a 10 milioni nei giorni successivi. Stracciando di fatto persino un colosso come Skyrim che al lancio aveva venduto ‘solamente‘ 3,5 milioni di copie!

Una delle principali critiche mosse a Starfield riguarda l’IA dei nemici. E proprio su questo argomento Tod Howard ha raccontato un retroscena piuttosto curioso parlando ai microfoni dell’Academy of Interactive Arts & Sciences. Il boss di Bethesda ha spiegato che è stato piuttosto semplice realizzare una buona IA per i combattimenti spaziali, forse persino troppo buono al punto tale che i nemici avrebbero potuto tenere il giocatore bloccato in combattimento per sempre.

Ci siamo resi conto che bisognava rendere l’IA davvero stupida. Devi solo farla volare in tondo, girarti le spalle e farti capire: <<Hey Giocatore 1, puoi colpirmi per un po’>>. E quindi dare all’IA degli strumenti tali per cui il giocatore vede il comportamento e può dire: <<Oh, se ne sta andando. Posso farcela!>>“, ha spiegato Todd Howard.

Il gameplay dei combattimenti spaziali è ispirato a titoli come Faster Than Light e i vecchi MechWarrrior, rendendo il tutto abbastanza chiaro e intellegibile per il giocatore in modo tale che quest’ultimo non ha bisogno di mettere il gioco in pausa durante il combattimento per capire cosa sta accadendo, ha aggiunto Howard.

Purtroppo Starfield non è l’unico gioco che soffre di una IA nemica piuttosto carente, soprattutto quando si trova di fronte a diverse tipologie di approccio da parte dei giocatori. Sono tante le vittime illustri con una Intelligena Artificiale deludente che ci sono state in questi anni, in particolar modo nel genere RPG dove si deve tener conto di tante variabili. Vi basti pensare che l’IA di Paperino nella saga di Kingdom Hearts è stata spesso soggetto di numerosi meme!

E voi come la pensate?

Fonte: GamespotAcademy of Interactive Arts & Sciences