Non ci è dato sapere se l’intenzione sia ancora questa né se dallo scambio epistolare manchi un pezzo di contesto che aprirebbe la strada a una nuova chiave di lettura. Ciò che è certo è che secondo Matt Booty (Microsoft Gaming Studios) e Tim Stuart (CFO Xbox), le intenzioni di Phil Spencer fossero quelle di approfittare della proprietà di Bethesda per rendere i giochi prodotti dall’azienda e da Zenimax delle esclusive Xbox. Non solo Starfield e le ‘nuove’ IP ma anche tutti gli altri: Fallout, The Elder Scrolls eccetera. Più o meno nello stesso periodo, però, Spencer dichiarò pubblicamente che si sarebbe deciso caso per caso.
Le intenzioni del CEO di Microsoft Gaming sono emerse nel corso del dibattimento in corso nei tribunali USA e che vede contrapposte Microsoft da una parte e Federal Trade Commission dall’altra. Oggetto del dibattere è, come saprete, la questione Activision Blizzard King. Microsoft ha avviato la procedura di acquisizione costata quasi 70 miliardi di dollari. Alla manovra, oltre FTC, si oppone anche CMA che nelle ultime ore ha chiesto a CAT di rinviare le sedute di appello chieste da Microsoft.
A redigere le mail ‘incriminate’ è Tim Stuart, chiamato a rispondere al banco dei testimoni. Stuart commentava con Booty alcune supposte dichiarazioni fatte da Spencer nel corso di una conference call. Nelle mail, Booty racconta a Stuart – assente alla riunione – lo svolgimento dei fatti; Spencer – avrebbe affermato Booty nelle mail – pare fosse intenzionato a rendere esclusive non solo le nuove IP di Bethesda (come appunto l’oramai prossimo Starfield o il recente Redfall) ma anche tutti i prossimi giochi prodotti da Todd Howard e soci. Questo includerebbe il prossimo Fallout 5 e l’annunciato The Elder Scrolls 6. Eventualità che ha colto Stuart di sorpresa. I due avrebbero anche commentato il possibile danno di immagine derivante da una mossa così azzardata oltre che le ovvie ripercussioni sui rivali di PlayStation.
Chiamato a difendersi dall’accusa, Spencer afferma di non ricordare quella particolare riunione né quelle particolari dichiarazioni. Proprio di esclusive ha parlato di recente Satya Nadella. Il CFO Microsoft afferma che fosse per lui rinuncerebbe a tale concetto. Sempre davanti ai giudici, salta fuori che Microsoft avesse messo sotto osservazione anche SEGA, addirittura Square Enix e stava accarezzando l’idea di riprendersi Bungie.