Stellar Blade: molto più di un ‘NieR Coreano’ – Recensione PS5

A cura di Cosmin Botezatu

Stellar Blade Demo Trailer 1

Stellar Blade è sicuramente un titolo che ha fatto parlare di sé in questi ultimi mesi, per motivi che molto probabilmente già conoscete. Annunciato il 4 Aprile 2019 con il nome Project EVE dagli sviluppatori coreani SHIFT UP come titolo multipiattaforma, il gioco fu poi mostrato nuovamente durante il mese di Settembre 2021 al Playstation Showcase diventando a quel punto un’esclusiva PS5. 

Tralasciando i commenti di vari utenti verso il design molto appariscente della protagonista, la preoccupazione più grande era sicuramente la validità del titolo, essendo il primo gioco che lo studio ha mai sviluppato su console. Difatti, Shift UP è nota a molti per aver sviluppato il titolo mobile ‘Goddess of Victory: Nikke.

Ricorda sicuramente una situazione simile come con GranBlue Fantasy Re:Link, primo titolo console e PC sviluppato da Cygames, gioco che abbiamo già recensito qualche mese fa. Qui il nostro parere sul titolo di Cygames.

Detto ciò, alla fine cos’è Stellar Blade, e cos’ha spinto Sony stessa a finanziare il progetto e renderlo un’esclusiva sulla loro console?

Stellar Blade: molto più di un semplice NieR Automata ‘look-a-like

Stellar Blade Recensione PS5 (7)

È inutile negare che Stellar Blade prenda spunto da tanti generi e opere precedenti, specialmente da Nier Automata per quel che concerne la trama e l’ambientazione. In tanti lo hanno definito appunto il ‘Korean Nier game’, anche se gli sviluppatori sono sempre stati onesti e hanno ammesso che il gioco si ispira molto al titolo di Square Enix e Yoko Taro. Questa cosa verrà menzionata anche in altri momenti di questa review. Troviamo corretto menzionare le similitudini tra i due titoli, specie alla luce delle recenti dichiarazioni di Yoko Taro.

La trama inizia con diverse navi spaziali che scopriamo dopo appartenere alla “Sfera Madre” pronte a lanciare diverse forze speciali verso la Terra. Le forze speciali sono costituite da ragazze addestrate a lottare contro i Naytiba, mostri che a quanto pare sono il motivo per cui il pianeta è quasi ormai distrutto.

Durante la discesa, il pod della nostra protagonista, chiamata EVE, viene colpito. Fortunatamente però la sua compagna di squadra, Tachy, riesce a tirarla fuori ed entrambe iniziano ad affrontare i nemici nella zona. 

Assistiamo ad alcune scene cruente dove le compagne delle ragazze vengono uccise e alla fine dello scontro rimangono solo loro due a sopravvivere, fino a quando non vengono attaccate da un Naytiba che assomiglia nelle sembianze ad un incrocio tra una donna ed un corvo. Un Alpha, ci informa Tachy.

EVE essendo ancora ferita per colpa dall’atterraggio di prima è ormai al suo limite e non riesce più a muoversi. Il mostro, volendo approfittare della situazione, si lancia per ucciderla. Tachy però si sacrifica per difenderla, facendosi trafiggere dalla creatura. EVE viene salvata alla fine da Adam, che la soccorre a bordo da una moto futuristica.

I due riescono a scappare ed Eve scopre che lui è uno dei pochi umani sopravvissuti. Da quel giorno, EVE continua nella sua sua missione alla caccia dei Naytiba per sterminarli tutti, aiutando allo stesso tempo gli ultimi umani sulla Terra a uscire da questo incubo che li perseguita giorno dopo giorno. Ma cosa sono i Naytiba? Da dove provengono? Cos’è successo in passato a rendere la Terra in questo stato e che segreti nasconde la ‘Sfera Madre, questa entità che sentiamo spesso nominare che ha mandato EVE in questa missione? Questo ovviamente lo potete scoprire solo giocando al titolo.

Per chi ha giocato a NieR Automata, setting, trama e argomenti trattati suoneranno abbastanza famigliari. Non mancheranno ovviamente vari documenti e report che potete trovare esplorando e che vi permetteranno di completare un po’ il puzzle. Non temete, il proseguimento della storia rimetterà a posto i vari pezzi.

Non mancheranno i colpi di scena. Consigliamo anche di seguire almeno alcune side-quest, che ci permetteranno di avere un quadro più completo della situazione e scoprire la storia completa di alcuni NPC. Va però segnalato come il pacing della narrazione ‘arranchi‘ proprio sulle battute finali: dove avremmo preferito un ritmo più incalzante, Shift-UP ha preferito diluire leggermente.

Una terra desolata. L’umanità sull’orlo dell’estinzione e i Naytiba incalzano. Setting e ambientazione

Stellar Blade Recensione PS5 (5)

Quando furono mostrati i primi trailer che facevano vedere alcuni piccoli spezzoni di gameplay, non si riusciva benissimo a capire che tipo di approccio action specifico avrebbe adottato il gioco. Era simile ad un hack and slash alla NieR Automata in quella salsa Platinum Games? Era simile ad un action come Scarlet Nexus?

Alla fine invece è qualcosa di completamente diverso. Per quanto si, l’atmosfera e l’esplorazione possano ricordare NieR Automata, come si era visto già dalla Demo rilasciata di recente, la struttura del level design, i nemici, l’utilizzo degli oggetti ricorda il genere dei souls, molto similmente però come approccio e difficoltà è più vicino ad uno Star Wars: Jedi Survivor (qui la recensione).

Questo a quanto pare ha deluso molte persone, che spervano di avere un gameplay simile al titolo di Square Enix. Ma per quanto al giorno di oggi abbiamo tanti titoli che adottano il genere souls, non mancheranno alcune meccaniche per rendere il gameplay più variegato, veloce e con una sua identità.

Durante l’esplorazione, EVE avrà modo di attraversare diverse ambientazioni come rovine di città, un deserto, centri di ricerche abbandonati, discariche, metro, sezioni sott’acqua e così via. Ci sono sezioni più lineari come quelle di Eidos 7, che comunque nascondono delle strade alternative o che possono essere sbloccate con side quest, come anche la possibilità di trovare vari shortcut per facilitare l’esplorazione e il ritorno ai punti di riposo.

Ci sono anche aree molto più aperte, come la ‘Landa’, un’area desolata che vi da la completa libertà di esplorarla nel modo che si vuole. Per questo abbiamo citato prima Jedi Survivor, che aveva un approccio simile all’esplorazione come anche il modo di crescita del personaggio e alcune meccaniche che lo ricordano. 

Combat System

Stellar Blade Recensione PS5 (33)

A proposito di Combat Syste – punto focale dell’intera esperienza – lo abbiamo trovato facile da apprendere ma difficile da padroneggiare. Con EVE possiamo eseguire vari colpi normali o pesanti attraverso i tasti quadrato e triangolo, ed eseguire combo specifiche dando gli input nel giusto ordine.

Tali combo però devono essere sbloccate attraverso la skill tree di qui parleremo tra poco. Se tenete premuto il tasto triangolo, EVE eseguirà un dash in avanti facendo un colpo di spada forte che generalmente stordisce il nemico per qualche istante. Attenzione però che non può essere spammato. Difatti è l’unica abilità che ha una piccola barra di ricarica che noterete sulla vostra destra in basso vicino alle abilità.

Tra le varie opzioni di movimento potete schivare, saltare, correre, parare oppure contrastare determinati attacchi specifici dei nemici con degli input, come ad esempio schivando gli attacchi di colore blu premendo la schivata con il tasto cerchio più l’analogico in avanti al giusto momento. Questo vi permetterà di teletrasportarvi dietro al nemico. I nemici inoltre hanno una barra che indica il loro scudo e se riuscite a romperlo, avrete un clue visivo sui nemici, che prenderanno più danno fino a quando lo scudo non si rigenererà. Stessa regola vale anche per il giocatore, in quanto EVE ha uno scudo simile.

Ed è qui che entrano in scena due meccaniche che molti adorano o odiano, cioè il perfect parry ed il perfect dodge. Il parry bisogna padroneggiarlo come si deve, perché facendo così EVE non prende danni, la barra dello scudo rimane intatta e molte volte stordisce il nemico.

Non solo, se si guarda vicino alla barra salute del nemico è possibile notare dei rombi gialli che diminuiscono per ogni parry perfetto andato a segno. Quando diventano 0, il nemico perde l’equilibrio e si può eseguire una punizione molto cinematografica che fa danni devastanti. Il perfect dodge invece è uno dei tasti dolenti che ci sentiamo di criticare. L’idea non è del tutto nuova e l’abbiamo vista anche in altri giochi. Se si preme la schivata all’ultimo secondo durante un attacco nemico, non prendete danno ed inoltre potrete fare un contrattacco. Ci sono due problemi grandi però. La prima è che la schivata richiede un timing molto specifico rispetto al parry, e se per caso si esegue il contrattacco e il nemico sta già attaccando a sua volta, verrete colpiti. EVE non ha i frame di invincibilità durante quella mossa, il che la rende pressoché inutile. Difatti molte volte è quasi sempre meglio usare il parry. Un grande peccato e si spera che magari con un aggiornamento questa cosa venga sistemata.

EVE ha anche alcune abilità che può utilizzare dando fondo ai suoi punti Beta, che si rigenerano tramite gli attacchi normali, i parry e le schivate. invece le abilità più forti – denominate ‘esplosive‘ – possono essere utilizzate solo con i punti rossi Beta II che si ricaricano più lentamente. Ci sarà poi la possibilità di trasformarsi grazie ad una barra separata che si carica molto lentamente grazie alle lotte. Questa è consigliata nei momenti in qui ci troviamo in difficoltà, specialmente contro boss. Ricorda sotto tanti aspetti la meccanica del Devil Trigger presente nella saga Devil May Cry.

Non mancheranno poi altre abilità utili come le esecuzioni dei nemici dall’alto o alle spalle quindi usare i dintorni a nostro vantaggio può facilitare certe sezioni di gioco piena di nemici.

A parte gli attacchi fisici, ci sono anche attacchi a distanza grazie al drone di Adam che si allaccia al braccio di EVE come arma da sparo con diversi tipi di proiettili in base alla situazione. Difatti, il drone può fare da pistola, da fucile, da spara razzi e persino sparare un raggio laser che sferra colpi continui se caricato al massimo. Le munizioni però sono limitate, infatti tante volte possono essere trovate esplorando, droppate dai nemici quando vengono uccisi oppure acquistate ai punti di riposo.

E a proposito di rest point

Stellar Blade Recensione PS5 (1)

Parlando appunto dei punti di riposo, hanno una funzione molto simile a quella dei falò nella saga dei Souls o degli idoli di Sekiro o, comunque, a quella dei checkpoint in generale. Per attivarli ci sarà bisogno di una moneta chiamata ‘vitcoin’ che, per comodità, si troverà sempre vicino al punto di riposo. In questi punti potete usare il fast travel verso altri punti specifici, si possono ripristinare le cure ed gli HP però facendo riapparire tutti i nemici nelle vicinanze, utilizzare i punti abilità guadagnati dalle lotte o sidequest per sbloccare le varie abilità citate prima nel skill tree di EVE, comprare munizioni o oggetti di cura extra.

Eh già, a parte le solite fiaschette che si ripristinano, si possono portare cure extra però comunque utilizzabili in numero limitato fino al prossimo riposo. Sempre nel punto di riposo abbiamo la possibilità aumentare la forza della spada chiamata “Lama Sanguigna”, aumentare il numero delle fiaschette, upgradare il drone, migliorare gli esoscheletri di EVE, oppure creare nuovi costumi per la protagonista, a patto che abbiamo i materiali necessari per poter fare tutto ciò.

EVE infatti può essere personalizzata con dei chip ed esoscheletri che si trovano in giro nei forzieri, o sconfiggendo alcuni nemici. Chip ed esoscheletri diversi, forniscono diversi buff alle statistiche della protagonista. Questo ci permette di avere dei benefici in base al playstyle. I buff possono essere di miglioramento danno, colpi critici, recupero punti Beta o HP etc.

Per quel che concerne gli abiti, l’ammontare presente nel gioco è impressionante e tutti sono sbloccabili in game esplorando oppure acquistati nei negozi con i vitcoin. Possiamo metterle anche vari accessori come occhiali, orecchini e infine cambiare la capigliatura. Per quest’ultima opzione però dovrete fare una side quest specifica per poter sbloccare il parrucchiere nella città di Xion.

Questa piccola città poi sarà per la maggior parte la vostra hub per richiedere varie delle sidequest ed interagire con i personaggi.

Performance e qualità: su PS5 fila liscio

Stellar Blade Recensione PS5 (12)

Una cosa che ci ha colto di sorpresa in modo positivo è sicuramente il lato tecnico del gioco, sia a livello visivo che di performance.

Per essere al primo tentativo su console, SHIFT UP è riuscita ad offrire un titolo con una qualità e polishing di tutto rispetto. Difatti in modalità performance, il gioco offre una risoluzione 2K a 60fps costante e fluido. Potete optare anche per una via di mezzo dove il gioco cercherà di aumentare la risoluzione e mantenere il frame rate costante però la performance dipende molto dalla zona che si esplora, gli effetti e quantità di nemici su schermo in base alla circostanza. Se invece uno si vuole godere per la maggior parte il lato grafico del gioco, c’è anche l’opzione a 4K nativo ma a 30FPS. Il nostro consiglio però è di puntare sulla modalità performance data la natura del gioco che richiede molta precisione e reazione durante gli scontri perché lo stile grafico, le texture e la visuale non ne risente molto anche se risulta 2K.

Tra le opzioni ci sarà la disponibilità della lingua italiana non solo per i dialoghi e menu, ma anche per il doppiaggio seppur in questo caso non abbiano fatto il lipsync durante le cutscene, ma è comunque un cosa ben accetta.

Il dettaglio dei personaggi, delle zone, ma anche le animazioni di EVE e dei nemici fa capire quanto lavoro sia stato impiegato dal team per poter offrire il miglior prodotto che potessero e si percepisce la passione per questo progetto. Si può stare a scherzare quanto si vuole sull’aspetto della protagonist,a che senza ombra di dubbio ha un design che è stato studiato per essere fanservice, però ciò non toglie che il lavoro svolto in generale per il suo modello, come i vari outfit, coreografie ed effetti durante le sue animazioni di lotta abbiano richiesto una cura non da poco. Una cosa che non viene citata spesso sono proprio i capelli di EVE ed il lavoro che i dev sono riusciti a fare per renderli così realistici, non solo a livello di texture, ma anche nelle varie movenze, cosa che non vediamo spesso in altri titoli next gen.

Un punto negativo però sono alcuni ambienti un po’ ripetitivi, tipo le aree aperte come la Landa ed il Deserto o altre aree come i centri di ricerca abbandonati. Certo, a livello di trama avrà anche senso ritrovarsi in scenari simili o zone vuote e prive di vita, però forse un po’ più di varietà non avrebbe guastato.

Altro lato negativo sono le sezioni di platforming che possono risultare tediose. Questo è capitato spesso durante alcuni salti che richiedono precisione e sembra che non si abbia a volte il pieno controllo quando si atterra, finendo col cascare per poi dover riprovare tutto da capo. Un’altro caso per esempio è quando a volte EVE non si aggrappa alle scale forse per un problema di collisione tra lei e l’oggetto. Vero è che con il secondo salto che si sblocca con la storia andando avanti faciliterà le cose però giusto menzionare queste piccole sbavature che non sono di certo game breaking ma che potevano essere migliorate. 

Le sonorità di studio Monaca vi sembrano familiari? C’è un motivo

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Se siete fan dello stile musicale presenti nei Drakengard oppure Nier, allora con Stellar Blade vi troverete proprio a vostro agio per quel che concerne la colonna sonora. Difatti parte della musica è stata composta dallo studio Monaca che appartiene a Okabe Keiichi, composer dei titoli appena citati. Lo stile tipico dell’autore è più facilmente riconoscibile in alcune zone. Nel Deserto, ad esempio, o nella Landa, dove le melodie si fanno più malinconiche.

Melodie studiate per essere anche ‘funzionali‘, in un certo senso. Uno stesso brano, infatti, lo troveremo arrangiato in maniera diversa a seconda dei progressi fatti. Un metodo sottile per offrire ai giocatori il senso di avanzamento. Sebbene con non pochi nei – con alcune tracce che sembrano stonare col setting generale – l’accompagnamento musicale sembra davvero ben studiato. I brani presenti durante le boss-fight, ad esempio, con lo stile hard-rock che le contraddistingue, aiutano a scivolare nel mood giusto.

Per il sound design durante il gameplay, il suono del perfect parry con la spada è molto soddisfacente come anche alcuni dei suoni utilizzati con il drone o abilità speciali, specialmente le abilità ‘esplosive’. Un po’ meno quello degli attacchi normali che sembrano mancare d’impatto quando vanno a segno.

Due parole vogliamo spenderle anche circa il doppiaggio. Abbiamo provato il titolo in diverse lingue: italiano, inglese e coreano. Ognuna di queste ha punti di forza e debolezza. In breve, ci sembra che sia la lingua inglese quella con la resa migliore. EVE e Lili risultano molto azzeccate ad esempio, mentre Adam sembra molto monotono. Peccato, quasi una disparità di trattamento tra i vari personaggi.

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Stellar Blade: le considerazioni finali. Buona la prima su PS5 per Shift UP, che offre un’esperienza piacevole

Stellar Blade è senza ombra di dubbio un titolo molto ambizioso per il team SHIFT UP, che è riuscita nel suo primo tentativo a creare un gioco che offre una esperienza piacevole con un ottimo reparto tecnico in grado di sfruttare la potenza di PS5. Il gameplay rispetta i canoni del genere di appartenenza e non può essere definito originale a tutto tondo, però aggiunge meccaniche ed elementi utili a dargli una sua identità specifica. Il combat system diverte e non annoia, la musica è di ottima qualità e si sposa bene con il mondo del gioco e durante la trama principale vi troverete in situazioni diverse che richiederanno un certo approccio per non rendere il gameplay monotono.

Un vero peccato per i problemi come il platforming o il dodge citati prima che possono far storcere il naso e che sarebbero facilmente risolvibili con alcune patch più avanti. Questo dipenderà dal team di sviluppo in base ai feedback dei giocatori.

Il consiglio è quello di non badare molto alle lamentele online sul design della protagonista anche perché il fulcro del prodotto non è sicuramente solo quello. E’ innegabile che ci sono all’interno del gioco tanti abiti che possono risultare fanservice e spinti, ma con il passare delle ore giocando quello entra in secondo piano molto velocemente.

SHIFT UP risulta molto promettente come developer e si spera che grazie a questa esperienza continui su questa strada e proponga nuovi titoli anche di generi diversi.

Ricordiamo a tutti che Stelar Blade uscirà in esclusiva su PS5 il 26/04/2024 con l’edizione standard al costo di €79,99 e l’edizione Deluxe a € 89,99.




RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8
stellar-blade-molto-piu-di-un-nier-coreano-recensione-ps5Fin da principio paragonato a uno dei più famosi titoli di Yoko Taro, Stellar Blade ci ha dimostrato - come già sostenevano i suoi autori - di avere una sua anima ben distinta. Oltre le lapalissiane somiglianze e l'appartenenza al macrogenere action, il titolo di Shift UP dimostra di non avere nulla da invidiare a NieR Automata.