Studio Pierrot: aperto canale YouTube per lo streaming di anime classici

Studio Pierrot apre canale youtube per streaming di anime classici Hikari no Go Takeshi Obata

Studio Pierrot, studio che i più giovani conosceranno per l’adattamento (ahimé, pessimo) di Naruto e per l’adattamento di Bleach, nonché per la serializzazione di altri anime quali Boruto, ha recentemente aperto un canale YouTube dedicato ai suoi grandi classici. Ebbene sì, il famoso studio di animazione nato nell’ormai lontano 1979 trasmetterà episodi degli anime più iconici del suo passato, seppur per un periodo di tempo limitato.

Il primo anime a cui toccherà questo trattamento di favore è Hikaru no Go, una serie TV anime da ben 75 episodi andata in onda tra il 2001 e il 2003. L’anime, di cui è al momento disponibile solo un episodio, è l’adattamento di un manga shonen scritto da Yumi Hotta e disegnato da Takeshi Obata incentrato sul gioco del Go.

Il mangaka ha riposto molta cura in quest’opera, tanto da affidare la supervisione dei match alla giocatrice professionista Yukari Umezawa. Takeshi Obata, invece, divenne poi famoso per aver scritto e disegnato il manga di Death Note e del suo seguito one-shot, oltre che per aver prestato il suo talento anche in altri manga come, ad esempio, Platinum End.

Nelle prossime settimane troveremo l’arrivo di altri classici, come alcuni episodi OAV de L’incantevole Creamy. Vedremo anche una selezione curata direttamente da Studio Pierrot sugli adattamenti anime di Osomatsu-Kun e Fantasmi a Scuola.

Gli episodi de L’incantevole Creamy saranno disponibili per una settimana a testa, e arriveranno a partire dal 3 giugno. Osomatsu-Kun e Fantasmi a Scuola arriveranno invece più tardi. Purtroppo questa iniziativa è indirizzata, al momento, solo a un pubblico giapponese.

Mancano infatti sottotitoli di qualsiasi altra lingua, inglese compresa, e questo è senz’altro un peccato per il pubblico occidentale. E voi, che ne pensate? Non trovate sia un modo perfetto per far conoscere classici dell’animazione e del fumetto giapponese ai più giovani? Ditecelo nei commenti come sempre.

Fonte: ANN