The King of Fighters XIV – Tra cooperazione, tecnica e familiarità
Archiviati gli eventi precedenti, questo quattordicesimo episodio apre i battenti su una sceneggiatura completamente nuova. Sono passati svariati anni dall’ultimo torneo ed un omaccione russo di nome Antonov sembra intenzionato a farlo tornare in auge. Una volta comprati i diritti per trasmettere gli scontri in tutto il mondo, è pronto ad alzare nuovamente il sipario su una serie di match che vedrà vincitrice una sola squadra. Il canovaccio non è granché interessante, nonostante la presenza di qualche sorpresa ed un paio di gag piuttosto riuscite, ma il tutto viene comunque colmato dal grandissimo carisma delle decine di personaggi giocabili, oltre che dalle sfaccettatissime discussioni che insceneranno nei vari testa a testa. In linea di massima, tanto i vecchi protagonisti quanto le new-entry azzeccano in pieno lo stile colorito – e spesso scanzonato – che da sempre contraddistingue la saga e ci regalano un episodio enorme, con un roster composto da cinquanta alter-ego selezionabili e infinite combinazioni che non aspettano altro che essere testate.
Le regole di base sono rimaste pressoché invariate, con canonici scontri fino a tre giocatori per parte. Per chi non avesse bazzicato nei paraggi di The King of Fighters negli anni passati, precisiamo come non parliamo di confusionari tag-match con più personaggi a schermo in contemporanea. Si parte sempre con il classico 1 contro 1 e, al primo atterramento, il perdente viene sostituito da un altro membro del gruppo fino a esaurimento panchina. Il vincitore, in compenso, viene premiato con una piccola dose di energia extra, ma finisce comunque per ritrovarsi faccia a faccia con un combattente fresco e per forza di cose avvantaggiato. Tra le tante cose, è anche questo l’aspetto di The King of Fighters che più ha contribuito alla sua unicità: che siate dei pivelli o dei giocatori più navigati, per forza di cose finirete per inscenare battaglie dinamiche, mutevoli e mai scontate. Abbandonato il sistema Hyper Drive, vediamo la reintroduzione della Max Mode, nome familiare a chi segue il picchiaduro da tempo. Durante lo scontro, in pratica, sarà possibile caricare questa barra e, alla pressione di un tasto, potenziarsi per un breve periodo di tempo; queste barre, tra l’altro, sono cumulative e, dipendentemente dal numero conservato, potremo esibirci in tecniche più o meno devastanti, oltre che spettacolari come non mai.