In una lunga intervista concessa in esclusiva a Entertainment Weekly, Craig Mazin e Neil Druckmann, showrunner della serie (e papà del The Last of Us videoludico), hanno ribadito che TLOU: Parte 2 non verrà interamente coperto nella seconda stagione della serie TV firmata HBO, menzionando addirittura la possibilità che, anche solo con il materiale attualmente in possesso, la serie TV possa addirittura spingersi oltre la Stagione 3.
The Last of Us: Stagione 3… o addirittura 4? Mazin e Druckmann pensano in grande
Sebbene HBO non abbia ancora dato il ‘verde‘ per l’avvio dei lavori sulla Stagione 3, Mazin e Druckmann stanno già valutando una quarta stagione, forse addirittura una quinta. “Credo sia molto probabile che la nostra storia si estenda oltre la Stagione 3. Quanto in la? Non posso dirlo. E questo non vuol dire che non ci siano altre storie che potrebbero essere raccontate, ma questa storia è quella che stiamo raccontando io e Neil, ha affermato Mazin, con una dichiarazione che lascia quasi pensare a eventuali spin-off.
“Abbiamo un piano”, ha aggiunto Druckmann. “Sappiamo cosa dobbiamo fare in futuro, ma non sapremmo dirvi in questo momento esattamente quanti episodi o quante stagioni ci vorranno per arrivarci”. Che in questo piano rientri anche The Last of Us: Parte 3 crediamo sia molto probabile, dunque è possibile che Neil Druckmann stia dilazionando Parte 2 in modo tale da gestire al meglio la terza e chissà, forse ultima parte del viaggio di Ellie.
Quando Neil Druckmann e Craig Mazin hanno iniziato a lavorare sulla seconda stagione della serie TV, il primo obiettivo è stato quello di dividere la storia di The Last of Us: Parte 2 in pezzi, così da capire quali storie potevano essere raccontate o espanse. Una volta trovata la quadra, è partito il processo di rifinitura in cui entrambi hanno lavorato su come gestire al meglio i sette episodi che comporranno la Stagione 2.
The Last of Us: Stagione 2 adatterà anche materiale scartato da Parte 2
“Ogni episodio è come un pasto”, ha affermato Mazin, noto ai più per aver lavorato alla pluripremiata mini-serie Chernobyl (2019). “Puoi avere una cena leggera o puoi andare in un ristorante francese da 12 portate. Abbiamo sette episodi. Sono episodi altamente calorisi, molto densi. Se si considera l’azione, il dramma e la portata come elementi che creano un’epopea, ognuno di questi episodi ha un impatto notevole. Non vi annoierete mai“.
Molto interessante è la scelta, da parte dei due autori, di adattare anche il materiale scartato dal gioco e inserito nella Remastered di Parte 2 con, annesso, il commento degli sviluppatori. “Sarà molto brutale”, ha affermato Druckmann. In uno di questi materiali probabilmente figurerà anche Catherine O’Hara, interprete di un personaggio inedito. “C’è un personaggio piuttosto importante di cui si parla molto nel gioco, simile a quello che abbiamo fatto con Frank [Murray Bartlett] nella prima stagione, che è presente in questa stagione”, continua Druckmann.
Fonte: Entertainment Weekly