The Pokémon Company è a lavoro per fare causa agli sviluppatori di Pocket Monster Reissue. Si tratta di un gioco mobile disponibile in Cina. TPC ha accusato i developer di plagio e violazione di copyright.
Secondo un rapporto del South China Morning Post, attraverso il tribunale di Shenzen, The Pokémon Company ha chiesto 72,5 milioni di dollari di risarcimento danni a tutte le sei aziende che hanno realizzato il gioco. Ll’azienda che gestisce il marchio con Pikachu come mascotte chiede di interrompere subito lo sviluppo e la distribuzione del gioco. Non solo, The Pokémon Company pretende anche delle scuse pubbliche ufficiali sulle piattaforme social cinesi.
Il gioco è disponibile dal 2015 ma non gode del permesso di Pokémon Company. Uno dei suoi sviluppatori, Zhongnan Heavy Industries, grazie all’app ha registrato un aumento delle entrate del 24,5% nel 2021. Già un anno dopo la sua pubblicazione, Pocket Monster Reissue aveva fatto guadagnare ai suoi creatori oltre 43 milioni di dollari.
Secondo quanto riferito da Polygon, l’app utilizza personaggi della serie Pokémon come Ash e Pikachu senza permesso e sono anche usati addirittura per il materiale promozionale.
Per Pokémon Company non è la prima volta che l’azienda cita in giudizio qualcuno per plagio. Nel 2020, la società ha citato in giudizio un influencer per merchandising e branding a tema Pokémon mentre nel 2019 ha invece citato in giudizio alcune persone dietro la fuga di notizie riguardo Pokémon Spada e Scudo.
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Fonte: IGN