I lavori per The Witcher 4 stanno finalmente per entrare a pieno regime, con il gioco che avrà priorità massima. Adam Badowski, CEO di CD Projekt RED, ha svelato a Reuters che l’obiettivo dell’azienda è iniziare la produzione di Projekt Polaris per la metà dell’anno e che coinvolgerà ben 400 sviluppatori, il cui lavoro sarà assistito dall’intelligenza artificiale. La IA avrà una certa importanza nello sviluppo del gioco, ma non sostituirà la componente umana.
“Vorremmo arrivare ad avere circa 400 persone al lavoro sul progetto verso la metà dell’anno”, ha affermato il CEO dell’azienda. Badowski ha poi aggiunto: crediamo che le IA siano qualcosa che possano aiutare a migliorare alcuni processi nella produzione del gioco, ma non sostituire le persone”. Insomma, la visione che ha Badowski dell’uso di intelligenza artificiale si allontana dagli scenari temuti da alcune persone, con essa che diventa solo un aiuto e che può migliorare la produttività, aiutando i dipendenti a lavorare meno e meglio.
Purtroppo le informazioni su The Witcher 4 scarseggiano. Ad onor del vero, non sarebbe nemmeno corretto chiamarlo The Witcher 4, non al momento almeno. Il gioco darà il via a un nuovo corso narrativo e non è da escludere che il capitolo possa avere un altro nome e abbandonare la numerazione. Il progetto sarà sviluppato in Unreal Engine 5, con il RED Engine che ha visto in Cyberpunk 2077: Phantom Liberty il suo canto del cigno. La scelta, svelò CD Projekt RED, fu dettata dalla facilità di utilizzo del motore grafico di Epic Games.
Nel mentre, procedono i lavori sul remake del primo The Witcher, anch’esso in Unreal Engine 5 ma che, a differenza dell’originale, sarà open world. Per quanto riguarda il sequel di Cyberpunk 2077, nome in codice Projekt Orion, esso è al momento solo un concept e nulla di più.
Fonte: Reuters