Vampire Survivors. Sì, i nomi sono (quasi) tutti omaggi alla TV italiana anni ’80 e ’90, conferma la traduttrice

Vampire Survivors origine nomi

Vampire Survivors presenta vari riferimenti alla cultura italiana grazie a nomi simpatici quali La Borra, Giovanni Grana o Christine Davain. Noi italiani, chiaramente, cogliamo subito il riferimento ma lo stesso non vale per il pubblico estero. Chiara Di Modica, una delle traduttrici del gioco, ha dunque deciso di celebrare le nomination al BAFTA per il GOTY (dove dovrà vedersela con God of War Ragnarok, Elden Ring e non solo) svelando l’origine di tali nomi.

La traduttrice ha iniziato svelando niente di meno che la lore di una delle armi più forti del gioco: La Borra. Il nome fa chiaramente riferimento a un episodio de “La Prova del Cuoco”, il gioco televisivo condotto da Antonella Clerici (anch’essa presente, con il nome di Suor Clerici) dove quest’ultima faceva domande a vari partecipanti via telefono. La domanda in questione la conosciamo tutti: “Fa schiuma ma non è sapone”, e la risposta data è altrettanto nota.

Vampire Survivors presenta poi personaggi come Christine Davain, parodia della famosa cantante Cristina D’Avena, o Ambrojoe. Quest’ultimo fa riferimento alla famosa campagna pubblicitaria avviata da Ferrero per i suoi Rocher. Negli spot, una donna altolocata – quasi sempre in abito giallo – informava il suo maggiordomo, Ambrogio appunto, di avere “un certo languorino. Non fame, ma voglia di qualcosa di buono”. Seguono riferimenti a Giovanni Rana (Giovanna Grana), Don Matteo (Dommario), Marrabbio di Kiss Me Licia (Boon Marrabbio), Raffaella Carrà (Bianca Ramba) e Divino Mago Otelma (Divano Thelma).

La traduttrice ha poi menzionato tutti coloro che si sono occupati della localizzazione nelle varie lingue, a partire dal collega nostrano Alessandro De Luca, e i fan che hanno contribuito nel progetto. Ricordiamo che il videogioco, sviluppato in Italia da Luca Galante, è disponibile su macOS, Windows e console Xbox.

Fonte: Twitter