Watch Dogs 2.0
Essendo al corrente delle critiche mosse al primo episodio, Ubisoft ha cercato di limare quei difetti che hanno impedito al gioco di rientrare nella ristretta cerchia dei capolavori. Lo diciamo subito, lo hanno fatto con risultati a nostro parere piuttosto altalenanti, sia per quanto riguarda il gameplay, che l’aspetto puramente tecnico. Ma di questo parleremo dopo, non temete. Ciò che rendeva Watch Dogs diverso dai classici titoli open world alla Grand Theft Auto, era la possibilità di poter sfruttare la città a nostro vantaggio, essendo noi degli hacker provetti.
Ecco, un grande merito di Watch Dogs 2 è quello di aver migliorato il senso di controllo della città, grazie alla possibilità di aver maggior interazione con la stessa, con conseguente aumento anche della libertà di approccio per ogni missione. Grazie alle nostre abilità di hacking, possiamo infatti agire d’astuzia, attivando allarmi, facendo suonare telefoni e muovendo veicoli in remoto, così da distrarre i nemici e creare opportunità. Nessuno ci vieta di affrontare il gioco come se fosse un normale shooter, ma la scarsa resistenza ai proiettili del protagonista, ci costringe spesso ad avere un approccio più cauto onde evitare di essere freddati con pochi colpi ben assestati.
Un plauso va alle missioni secondarie, se possibile ancora più folli e varie rispetto a quelle principali.
Le missioni principali, pur riassumibili nel mero eseguire degli ordini per la giusta causa del DedSec con relativa “sindrome da fattorino”, ci sono parse piuttosto varie e divertenti, complice anche un netto miglioramento delle meccaniche di movimento e relativi gadget del protagonista. Marcus ha infatti delle abilità in stile parkour decisamente ispirate alla serie Assassin’s Creed, che rendono i movimenti nettamente più fluidi e convincenti rispetto al predecessore. Parlando dei gadget, avremo a disposizione un drone terrestre e uno volante, utili a esplorare l’ambiente per pianificare la prossima mossa, aprirci la strada o distrarre i nemici.
Chi ha giocato il primo Watch Dogs, ricorderà sicuramente le sezioni nelle quali era necessario risolvere degli enigmi per poter avere libero accesso ad alcuni terminali e server. Ecco, queste fasi erano liberamente ispirate ad alcuni vecchi titoli come Pipe Mania e consistevano nel creare un flusso (in questo caso elettrico) per aprire circuiti di vario tipo e proseguire. Questi momenti risultano più divertenti e vari in questo secondo capitolo, considerato il fatto che gli enigmi sono integrati con l’ambiente. Tanto per intenderci, i circuiti e relativi switch logici sono presenti fisicamente su edifici e simili, rendendo queste fasi un gioco nel gioco. Piuttosto divertente, per giunta.
Un grande merito di Watch Dogs 2 è quello di aver migliorato il senso di controllo della città.
Un plauso va alle missioni secondarie, se possibile ancora più folli e varie rispetto a quelle principali. Senza svelarvi le più particolari, citiamo come esempio un torneo di go-kart con relativi incarichi al fine di trovare parti di ricambio per potenziare il nostro mezzo. Non solo, sono anche presenti delle missioni cooperative online dedicate, oltre alla possibilità di invadere le altre partite per hackerare gli altri giocatori. Per ovvie ragioni non abbiamo potuto testare al meglio queste modalità, tranne che per un paio di missioni cooperative, con buoni risultati sul fronte del netcode.
Come ultimi, vogliamo parlarvi degli aspetti di contorno di Watch Dogs 2, ossia quelli relativi al potenziamento del personaggio e della creazione di armi e oggetti. Come nel primo capitolo, sono presenti dei rami delle abilità utili a potenziare alcuni specifici parametri di Marcus. Grazie a un app dedicata sullo smartphone del protagonista possiamo decidere, in base al nostro stile di gioco, di alzare le statistiche relative alle abilità di hacking, di mira e via dicendo. Riguardo alle armi ed equipaggiamenti, nella base ci viene dato modo di usare una stampante 3D per creare (previo pagamento di una somma di denaro di gioco) ogni sorta di strumento offensivo e difensivo utile ad avere la meglio sui nemici.