Che Westworld, la nuova serie TV di HBO, abbia tratto profonda ispirazione dai videogiochi non è affatto un segreto. Oggi, però, cerchiamo di scoprire come.
Per chi non conoscesse la serie, Westworld parla di un parco a tema strapieno di robot con cui gli esseri umani possono interagire. Questi robot sono dei veri e propri “personaggi non giocanti“, comprimari capaci di assegnare ai visitatori delle missioni da svolgere.
Questi compiti possono spaziare dal semplice gioco per adolescenti al crimine più crudo. Jonathan Nolan, produttore esecutivo, ci racconta oggi da quali giochi ha tratto principalmente ispirazione. Una saga in particolare è più ovvia che mai.
“Non mi sono mai annoiato così tanto a guardare Grand Theft Auto, come quando ci gioca mia moglie”, ha infatti ammesso Jonathan, riferendosi a sua moglie Lisa, anch’ella produttore esecutivo della serie.
A Lisa, infatti, piace godersi ogni angolo e anfratto di mondo digitale che gli sviluppatori offrono.
Così facendo, ha finito per trasformare GTA in un vero e proprio “parco a tema“, dove le missioni sono totalmente complementari allo spettacolo che le circonda. Questo è, ovviamente, uno dei temi principali di Westworld.
Il secondo episodio, infatti, ci permetterà di fare la conoscenza di due nuovi personaggi. Entrambi incarnano gli stereotipi (opposti) del giocatore di GTA: colui che mira solo al completamento della missione e colui che, invece, preferisce immergersi totalmente nel mondo e quasi non riesce più a distinguerlo dalla realtà.
A dire il vero, durante l’intervista, Nolan si è ritrovato anche a citare Bioshock. Non parliamo di una vera fonte di ispirazione, ma della somiglianza che intercorre tra i ricombinati di Rapture e i robot di Westworld.
In entrambi i casi, infatti, parliamo della popolazione originaria del luogo. Vivono, interagiscono e persino colloquiano tra loro, almeno fin quando un “estraneo” non gli si infiltra in casa e pone fine alle loro sofferenze, spesso senza neanche pensarci due volte.
In Westworld, però, i robot godono di un lavaggio completo del cervello a ogni evento eccessivamente traumatico. Questa pacchia non continuerà ancora per molto, ci assicurano i produttori.
Fonte: Polygon