Sono passate diverse settimane dall’ultima intervista concessa da Phil Spencer ad un giornale. Il numero uno del mondo Xbox nelle scorse settimane ha avuto modo di dialogare delle sue intenzioni per il futuro del mondo Microsoft Gaming. Tra le altre cose, al Wall Street Journal aveva raccontato Keystone, la console pensata per il cloud gaming. Un prototipo era stato individuato nei giorni scori in una foto postata da Spencer stesso sui social. I Social Media Manager di Xbox su Twitter lo avevano simpaticamente redarguito proprio per questo “involontario” reveal in anticipo.
In seguito a questa disavventura, Spencer aveva precisato che quello, appunto, era un prototipo. Nello specifico si tratterebbe del frutto di nove mesi di sperimentazioni ed era uno dei pochissimi esemplari esistenti (altri erano stati dati agli ingegneri che ci avevano lavorato). Secondo Spencer, Keystone avrebbe dovuto funzionare come un dongle (alla Chromecast, per dire) da collegare alla TV e che avrebbe fatto da ponte verso il catalogo di Xbox xCloud. Già allora, Spencer disse che probabilmente quel modello non sarebbe mai stato commercializzato soprattutto in seguito agli accordi presi con Samsung per l’integrazione dell’app xCloud sugli Smart TV di ultima generazione.
Non è quello l’unico motivo che ha portato ad accantonare – almeno temporaneamente – il progetto. Secondo Spencer, Keystone ha perso senso di esistere se affiancata a Xbox Series X e, soprattutto Series S. Secondo il CEO dell’azienda, l’idea era di proporre l’accessorio sul mercato a 129 dollari corredato di pad, un prezzo sì concorrenziale e sì invogliante ma poco redditizio se confrontato ai costi di produzione. Il dispositivo, però, afferma ancora Spencer, pare funzioni bene. Il manager non esclude che in futuro l’idea possa essere “riesumato”.
Fonte: The Verge