A riportare la notizia è la redazione giapponese di IGN. Yuji Naka, tra i maggiori contributor alla nascita del porcospino blu di SEGA, era finito sotto indagine qualche mese fa. Le accuse a suo carico, e ad altri due colleghi, riguardavano fatti risalenti al 2020 quando tutti e tre lavoravano in Square Enix. Secondo gli inquirenti il trio di business man avrebbe approfittato delle posizioni ricoperte in azienda e delle informazioni disponibili in anticipo rispetto al pubblico per mettere le mani sulle azioni di una piccola società entrata poi in orbita Square Enix.
Nella fattispecie, Naka – insieme a Taisuke Sazaki e Fumiaki Suzuki – avrebbero acquistato azioni di Aiming Inc. per un totale di 75milioni di Yen (480 mila euro). Di questi, Naka avrebbe contribuito, da solo, per circa 200.000 euro. Soldi che avrebbero poi permesso al terzetto di mettere le mani su ingenti guadagni poco dopo quando Square Enix rese pubblico di avere incaricato proprio Aiming dello sviluppo di un gioco mobile dedicato a Dragon Quest facendo impennare il valore delle azioni della piccola società. Una mossa ritenuta scorretta dagli inquirenti.
Dopo avere esaminato le prove a carico degli indiziati, il giudice del tribunale di Tokyo, Madoka Hiruta, ha emesso a carico di Yuji Naka una condanna a 2 anni e mezzo di carcere (quanto chiesto dall’accusa) e ha inoltre comminato due diverse pene pecuniarie da rispettivamente 2 e 170 milioni di Yen (equivalenti, complessivamente, a poco più di 1 milione e 100 mila euro). Pena sospesa sul versante detenzione, almeno per i prossimi 4 anni.