Halo Infinite si è finalmente mostrato con il primo video gameplay durante l’Xbox Showcase del 23 luglio. Il gioco era sicuramente il più atteso della conferenza, come dimostrato dai grandi numeri ottenuti dall’artwork su Twitter, però l’impatto grafico ha deluso la maggior parte degli utenti.
Sebbene il gameplay sembra davvero molto interessante ed apporta delle modifiche alla classica struttura della serie, il comparto tecnico non ha convinto in pieno. Emblematico il curioso caso del Brute “Craig” che ha generato una grossa quantità di meme e sfottò.
Digital Foundry però, ha pubblicato un lungo video di analisi tecnica ed ha puntato il dito contro il sistema di illuminazione. A quanto pare, l’apparente mancanza di dettagli che abbiamo avuto modo di notare è in larga parte dovuta all’illuminazione dinamica implementata da 343 Industries.
Halo Infinite presenta un ciclo giorno/notte e l’orario scelto per il gameplay non ha permesso al “sole” di illuminare le superfici così da risaltare i dettagli. Essendo il sole in tramonto, praticamente tutti gli elementi a schermo sono all’ombra, pertanto l’illuminazione non valorizza i materiali e non crea il giusto contrasto.
A conferma di questa ipotesi, uno YouTuber, tale colteastwood, ha pubblicato un video sul suo canale in cui ha provato ad aggiustare le luci ed il contrasto, il risultato è sbalorditivo.
Nel video è possibile notare quanto l’illuminazione riesca a cambiare totalmente l’impatto grafico. Il colpo d’occhio è spettacolare e l’intera mappa assume vivacità, esaltando i dettagli degli asset.
Vi ricordiamo che il gioco è previsto per Xbox One, Xbox Series X e PC a fine 2020.
Il gioco non avrà una Beta pubblica proprio come ci si aspettava. Tra l’altro la nuova formula adottata da 343 Industries prevede Halo Infinite con base da aggiornare e supportare per almeno dieci anni. Infatti sembra che non siano previsti seguiti diretti ma solo “espansioni” che utilizzeranno questo nuovo engine.
Vi lasciamo ai due video che dimostrano quanto l’illuminazione possa cambiare l’aspetto generale del titolo.