Ghost of Tsushima adesso incassa anche i complimenti di SEGA. Dopo aver realizzato la nuova IP col miglior lancio di sempre su PlayStation 4 e avere chiuso la stagione delle esclusive della console Sony, il team di Sucker Punch porta a casa anche gli elogi di Toshihiro Nagoshi, direttore esecutivo della serie Yakuza.
Nagoshi è rimasto molto colpito dal lavoro svolto dal team americano. Durante uno dei più recenti livestream di SEGA, il direttore esecutivo di Yakuza è stato interrogato proprio sul titolo di Sucker Punch. Molto positiva l’opinione.
“Sarò onesto. Noi Giapponesi siamo stati battuti. Sì, stiamo decisamente perdendo. Un gioco del genere sarebbe dovuto arrivare dal Giappone. Possiamo però essere certi che il team di sviluppo abbia svolto delle ricerche. Certo, alcune cose non sono completamente accurate. Anche eventi non storici come il periodo di fioritura di alcuni fiori è sbagliato”, ha dichiarato Nagoshi pur riconoscendo il grosso impegno di Sucker Punch nella realizzazione di Ghost of Tsushima.
Il direttore esecutivo di Yakuza è rimasto molto obbiettivo durante il suo intervento. “Nonostante le inesattezze, Ghost of Tsushima non è un documentario storico. E si tratta di una verità valida anche per molte produzioni televisive e cinematografiche ‘made in Japan’. Anche queste si concedono grosse libertà nelle rappresentazioni storiche, esattamente come Hollywood. Però sì, è evidente che Sucker Punch abbia effettuato diverse ricerche. Hanno visitato l’isola di Tsushima. Hanno lavorato con partner e consulenti giapponesi per creare qualcosa che i videogiocatori giapponesi potessero apprezzare“. Sembra proprio che Nagoshi abbia studiato a fondo Ghost of Tsushima dal giorno dell’uscita.
Ancora durante lo stesso livestream, Nagoshi ha spostato il focus sulla recitazione e sulle componenti più cinematografiche del titolo. In particolare, Nagoshi, ha molto apprezzato la modalità ‘Kurosawa’ che non serve solo a desaturare i colori fino al bianco e nero, ma adatta il frame-rate alle pellicole cinematografiche vecchio stampo.
Parole di lode anche nei confronti del protagonista, Jin. “Non so chi abbia prestato il volto per Jin, ma si tratta di un bel viso. Anche dietro il motion-capture, si vede che c’è molta cura”, ha fatto notare Nagoshi.
L’ultimo elogio, in conclusione: “Ci sono numerosi motivi per i quali chino il capo dinanzi a questo gioco. Ad esempio la volontà di ambientare un gioco in quel periodo storico. E potrei andare avanti. Diciamo che sento seriamente la sensazione di un lavoro ben fatto“.
Col pensiero di Nagoshi concordano numerose recensioni che hanno lodato Ghost of Tsushima. Anche la nostra è stata molto lusinghiera. Insomma, in Sucker Punch i motivi per festeggiare sono parecchi.
E voi cosa ne pensate di Ghost of Tsushima? Avete già portato a termine l’avventura di Jin?