È passata circa una settimana da quando Game Science, software house cinese, ha ammaliato l’intero mondo mostrando Black Myth Wu Kong; un action RPG che affonda le sue radici nella letteratura cinese, prendendo a piene mani dal classico orientale per eccellenza: Il viaggio in Occidente, di Wú Chéng’ēn.
Nuove informazioni giungono dunque sul progetto, mettendo in luce come in realtà Game Science abbia un’idea ben definita sulla serie di Black Myth. Avete letto bene, la Software House ha intenzione di sviluppare dei seguiti, fino a comporre una trilogia. Proprio per questo, il team ha specificato che la Demo sì, è giocabile, ma che essa serve ad attirare proprio nuovi programmatori.
Il team è infatti composto, al momento, da sole trenta persone. Con questo ammontare di personale, Game Science pensa di poter completare il primo gioco non prima di due anni. Proprio per questo, nuovi talenti farebbero davvero comodo alla software house, specie considerando come essa non voglia aiuti da studi esterni.
A tal proposito, il team aveva già degli uffici pronti per un’eventuale espansione di personale. Mancava, dunque, solo un motivo per invogliare futuri programmatori di talento ad entrare a far parte dello studio.
Lo studio era infatti praticamente sconosciuto, e serviva qualcosa che spingesse più leve possibili a collaborare per sviluppare un titolo single-player di alto livello. Proprio per questo, il team ha mostrato l’ormai nota demo di Black Myth: Wu Kong, che ha fatto da vera mossa pubblicitaria.
I lavori dietro al progetto sono iniziati diversi anni fa, e il team ha fatto progressi da gigante rispetto agli albori. Nonostante tutto, però, al team mancano le competenze e le risorse di colossi come Naughty Dog e Santa Monica. Ed è agli standard di queste due software house che Game Science vuole arrivare.
Per raggiungere questo livello, il team deve far fronte però a tre problematiche abbastanza pesanti: personale, personalità del gioco e fondi per lo sviluppo.Il secondo aspetto, in particolare, è collegato sia alla prima che alla seconda problematica.
Il team ha infatti bisogno di personale che possa vantare le competenze tecniche per replicare ciò che i team più grandi riescono a fare. Per fare questo, inoltre, sarà necessario possedere un quantitativo di fondi adeguato che possa permettere il sostentamento del progetto, del personale e possa permettere lo sviluppo di nuove tecnologie.
Proprio con quest’ultime, infine, lo studio potrà donare al proprio gioco ancora più anima e personalità, permettendo ad esempio di avere personaggi che interagiscano meglio con l’ambiente. Questo, secondo il team, servirà a dare anche verosomiglianza alla scena. Ma non solo, il team vuole anche creare altre ambientazioni di gioco, magari di dimensioni considerevoli.
Per fare questo, però, oltre alle tecnologie servono anche le risorse economiche. Al momento, per lo sviluppo di ogni regione del gioco, che ricordiamo usare l’Unreal Engine 4, servono infatti circa 1,2 milioni di euro, corrispondenti a 10 milioni di Yuan in Cina. Una somma decisamente ingente, anche se il team è comunque fiducioso di riuscire a ottenere i fondi necessari per completare lo sviluppo.
Insomma, il progetto è ben lontano dal completamento ma nonostante tutto il team crede nell’idea e nell’anima di Black Myth: Wu Kong; un titolo secondo che loro sarà capace di catturare l’interesse di sviluppatori e investitori.
E voi, cosa ne pensate? Credete che riusciranno a portare a termine un lavoro così ambizioso? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: ResetEra