L’acquisto di Bungie da parte di PlayStation sta dettando l’agenda delle discussioni in campo videoludico. Secondo le dichiarazioni rese da Jim Ryan e da Hiroki Totoki, l’acquisto è finalizzato all’acquisizione del Know How necessario a realizzare più Game as a Service. L’esperienza maturata da Bungie, al momento impegnata nel supporto a Destiny 2, verrà trasmessa agli altri team interni di PlayStation. Ma secondo Jason Schreier c’è molto di più. Il giornalista di Bloomberg si è sbilanciato in alcune considerazioni e previsioni. Secondo Schreier, infatti, dietro l’acquisto si celerebbe anche la volontà di dare ulteriore linfa al fantomatico progetto “Spartacus”.
Spartacus, non ancora annunciato ufficialmente, dovrebbe essere la risposta di Sony al Game Pass di Xbox. Al momento, però, non esistono conferme ufficiali ma solo speculazioni e indizi più o meno affidabili. Fu proprio Bloomberg a tirare in ballo questo nome non molto tempo fa. Adesso, uno dei suoi giornalisti di punta torna sull’argomento offrendo una chiave di lettura rispetto ai movimenti di Sony in campo acquisizioni.
Schreier non si limita a questo ma anticipa anche, per sommi capi, il funzionamento del servizio. Stando al contenuto del suo articolo; Spartacus verrà svelato in via ufficiale nel corso di questa primavera. Il servizio integrerà, andando a sostituire si suppone, PlayStation Plus e PlayStation Now proponendo tre tier di abbonamento. Il catalogo comprenderà diversi giochi provenienti da tutte le generazioni PlayStation ma, a differenza di Xbox Game Pass, non offrirà grandi titoli al giorno della loro uscita. Troppo rischioso rinunciare agli introiti garantiti dalla vendita delle singole copie di franchise affermati e amati dal pubblico. Secondo il giornalista, infine, non è escluso che il servizio arrivi anche su PC.
C’è da attendere la conferma ufficiale di tali affermazioni. Conferma che, si spera, arrivi presto da parte della dirigenza PlayStation. Potrebbe essere interessante scoprire come Sony competerà con Xbox in un campo dove il marchio Microsoft ha decisamente più esperienza. Avete previsioni al riguardo?
Fonte: Bloomberg
